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Qual è il rischio di contagio da Covid-19 attraverso gli alimenti e gli imballaggi alimentari? Lo spiega un rapporto stilato dall’ICMSF.
Il consumo degli alimenti e il contatto con gli imballaggi non rappresenta una fonte di trasmissione rilevante per il Covid-19. Questo è quanto è emerso dal rapporto stilato nel mese di settembre da parte dell’ICMSF. L’International Commission on Microbiological Specifications for Foods (ICMSF) ha il compito di verificare la sicurezza microbiologica degli alimenti.
In particolare quest’organo collabora con l’International Union of Microbiological Societies, attraverso cui è anche legata all’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’ICMSF si occupa di stilare e diffondere le linee guida necessarie a ridurre la diffusione di patologie trasmissibili attraverso gli alimenti. L’analisi stilata dall’organizzazione fa luce riguardo al rapporto tra la sicurezza alimentare e la diffusione del Covid-19, vediamo di cosa si tratta.
Il Covid-19 si trasmette attraverso gli alimenti?
Nel rapporto stilato dall’ICMSF si mettono in evidenza le modalità di trasmissione del Covid-19. Alla luce delle evidenze scientifiche, finora appurate, la principale modalità di trasmissione del virus SARS-CoV-2 è la trasmissione area attraverso goccioline (droplet) e aerosol.
Oltre a questa modalità, esiste anche la possibilità che il virus possa diffondersi attraverso una contaminazione incrociata, ovvero attraverso le superfici. Tuttavia è stato più volte evidenziato che, sebbene il virus abbia una certa resistenza sulle superfici, le probabilità di trasmissione in questo caso siano molto limitate.
Cosa succede, invece, attraverso il consumo degli alimenti? Come sottolineato dall’ICMSF, la trasmissione del Covid-19 è diversa rispetto ad altri virus in grado di attaccare l’organismo usando come via di ingresso il tratto gastrointestinale (come ad esempio il virus dell’epatite A).
Covid, alimenti e imballaggi alimentari sicuri: lo conferma l’FDA
In accordo a quanto contenuto nel rapporto dell’ICMSF, anche l’FDA, ovvero l’organizzazione statunitense che regolamenta farmaci ed alimenti, ha più volte sottolineato come non ci siano evidenze di trasmissione attraverso il cibo.
La grande e piccola distribuzione alimentare, così come la somministrazione di cibi e bevande, è proseguita regolarmente in questi mesi. Ciononostante, come mette in evidenza l’ICMSF, finora, non ci sono state evidenze che facciano pensare a possibili associazioni tra la diffusione del virus e il consumo degli alimenti.
In ogni caso, per continuare ad assicurare la sicurezza degli imballaggi e degli alimenti stessi si raccomandano le consuete pratiche di igiene. Le stesse norme di sicurezza da mantenere su tutti i posti di lavoro, infatti, devono essere mantenute a maggior ragione negli stabilimenti di produzione, manifattura e distribuzione dei cibi.
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