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Si può fare spesa senza provocare danni all’ambiente? Ecco i consigli per una spesa ecosostenibile e rispettosa dei diritti dei lavoratori.
Oggigiorno siamo abituati ad acquistare i beni di prima necessità e, più in generale, a fare la spesa nei grandi supermercati, puntando soprattutto al risparmio e cercando di non venir meno ad un minimo di qualità. Ma così facendo rischiamo di portare a casa prodotti che provengono dall’altra parte del mondo, arrivati nelle corsie dei negozi a causa dello sfruttamento dell’ambiente e dei lavoratori. È possibile porre un freno a questa abitudine e mettere in atto un approccio di consumo critico?
Spesa sostenibile, cos’è
Decidere di compiere questo passo presuppone il desiderio di tutelare non solo i diritti dei lavoratori e l’ambiente, ma anche una volontà di trarne vantaggi per la propria salute. La spesa sostenibile diventa infatti uno stile di vita, che ci obbliga ad avere maggior attenzione a ciò che mettiamo nel carrello. Un impegno che può portare molti benefici.
Naturalmente non esiste una regola precisa per fare acquisti senza alcuna ripercussione su problemi di larga portata come l’inquinamento o lo sfruttamento della manodopera. Ma alcuni piccoli consigli possono aiutarci ad una scelta intelligente e, soprattutto, rispettosa dell’ambiente e della filiera produttiva, a partire dal basso.
Consigli per un consumo critico
Alcune piccole regole generali sono ben note a tutti noi. Utilizzare borse in tessuto per fare la spesa, prediligere prodotti biologici ed evitare lo spreco di cibo sono buone abitudini che ormai molte famiglie adottano in maniera spontanea. Ma ci sono altri consigli per rendere la nostra una vera spesa ecosostenibile.
Il primo riguarda l’etichetta: leggere attentamente le informazioni riportate sulle confezioni di ciò che acquistiamo ci aiuta non solo ad imparare i valori nutrizionali dei vari alimenti, ma anche di capire da dove provengono. Scegliere prodotti del nostro Paese riduce notevolmente l’inquinamento dovuto al trasporto e ci dà una maggior garanzia in merito al rispetto dei diritti dei lavoratori.
Anche il prezzo è un ottimo indicatore. Spesso, i prodotti troppo economici sono quelli che meno rispettano le norme per la tutela dell’ambiente e della manodopera. Per risparmiare senza rinunciare ai principi etici, è possibile scegliere negozi in cui è permesso acquistare alla spina. Che siano detersivi o alimenti, in questo modo si evitano gli sprechi degli imballaggi e si paga qualcosa in meno – il contenitore lo mettiamo noi!
Gruppi d’acquisto solidale (GAS)
Nati negli anni ’90, questi gruppi si fondano sul rispetto dei valori etici e sulla solidarietà tra coloro che condividono questi valori. I GAS permettono di acquistare a chilometro zero o a filiera corta, puntando soprattutto su alimenti provenienti da agricoltura biologica.
I gruppi d’acquisto solidale si rivolgono ai produttori locali, incrementando l’economia della propria zona e riducendo drasticamente le spese e l’inquinamento dovuti al trasporto. Naturalmente l’obiettivo principale dei partecipanti ai GAS non è il risparmio: i prodotti vengono pagati il giusto prezzo, nel rispetto di tutti coloro che vi hanno lavorato.
Fonte foto: https://pixabay.com/it/mercato-vendere-stallo-al-dettaglio-3272368/ , https://pixabay.com/it/supermercato-shopping-le-vendite-435452/
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