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Come tanti altri minerali, anche il cloro viene assunto dal nostro organismo mediante l’alimentazione. Ma non bisogna sottovalutare i suoi eventuali effetti nocivi.
Non sentiamo molto spesso parlare di cloro: per molti, è l’elemento che viene utilizzato per depurare l’acqua – il suo odore è caratteristico delle piscine, ad esempio. Invece si tratta di un minerale che si trova comunemente nel nostro organismo e svolge funzioni molto importanti.
Ad esempio, il cloro è uno dei componenti dei succhi gastrici, sotto forma di acido cloridico. Serve per la digestione delle proteine e per proteggere l’organismo dai batteri che ingeriamo con il cibo. Dove possiamo trovare il cloro, e quando dobbiamo fare attenzione?
Cloro: dove si trova
Il più importante composto del cloro è il cloruro di sodio, ovvero il principale componente del sale da cucina. La quasi totalità del fabbisogno quotidiano di questo elemento viene dunque soddisfatta introducendo nella nostra alimentazione quei cibi che hanno un elevato quantitativo di sale.
Ad esempio, sono ricchi di cloro i salumi, i cibi stagionati, i formaggi, i pesci d’acqua salata e gli alimenti conservati sotto sale. Questo minerale si trova inoltre in diversi vegetali: alghe, pomodori, lattuga, sedano e olive ne contengono una buona quantità.
Secondo la Società italiana di nutrizione umana, una persona adulta ha bisogno di circa 2,3 grammi di cloro al giorno. Spesso superiamo questa soglia per l’abbondanza di sale nella nostra cucina, ma anche per la presenza di cloro nell’acqua che beviamo.
Carenza o eccesso di cloro
Proprio a causa della nostra alimentazione, è difficile incorrere in una carenza di cloro. Si può verificare in rare occasioni: ad esempio, in presenza di vomito o diarrea, oppure in caso di forte sudorazione. Vista la sua importanza per mantenere l’equilibrio elettrolitico, è bene ripristinare in fretta il suo giusto quantitativo.
L’eccesso di cloro, nelle persone sane, non causa problemi. La quantità di troppo viene smaltita efficacemente dai reni. Tuttavia non dobbiamo sottovalutare i rischi di un’assunzione sbagliata di questo elemento. Visto che è associato al sodio, può infatti causare ipertensione.
Quali sono i rischi del cloro
Quando questa sostanza diventa nociva? Come abbiamo visto, non è sufficiente un uso eccessivo di sale per avere problemi nell’immediato. Ben diversa è la situazione se verifichiamo le condizioni di salute di una persona nel lungo periodo. Un continuo abuso di cloro può aumentare la pressione sanguigna e favorire l’accumulo di fluidi, portando all’insorgenza di patologie renali e di cirrosi epatica.
Inoltre il rischio aumenta per coloro che soffrono di diabete, dal momento che un elevato quantitativo di cloro nel sangue può aumentare i livelli di glicemia. Se invece l’assunzione, oltre ad essere eccessiva, è concentrata in un breve lasso di tempo, si può verificare un’intossicazione da cloro. I sintomi sono: dolori addominali, vomito, gonfiore alla gola e accumulo di liquidi nei polmoni.
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ultimo aggiornamento: 03-03-2019