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La cistite interstiziale è una patologia piuttosto complessa che provoca dolore e che in molti casi può risultare invalidante. Conosciamola meglio e scopriamo quali sono le possibili cure.
Quando si parla di cistite interstiziale si intende la sindrome cronica che riguarda la progressiva distruzione dello strato superficiale della vescica. Può presentarsi sia negli uomini che nelle donne e i sintomi sono così dolorosi da compromettere la qualità della vita di chi ne soffre.
Tra le cause più comuni sembrano esserci la perdita (non ancora spiegata) del rivestimento della parete vescicale, l’iperattività a livello mastocitario, la contrattura del pavimento pelvico e l’infiammazione protratta che genera neuropatia.
Cistite interstiziale: i sintomi che è importante imparare a riconoscere
Questa particolare forma di cistite è spesso difficile da diagnosticare, portando chi ne soffre a girare a vuoto per diverso tempo, peggiorando così la propria situazione.
In genere, per una conferma sembra passino generalmente dai cinque ai sette anni. Andando ai sintomi, i più frequenti sono:
– Urgenza minzionale
– Minzione molto frequente (anche ogni mezz’ora)
– Capacità vescicale limitata
– Dolore sovrapubico
– Minzioni notturne frequenti che alterano il sonno
– Dolori forti sia durante il giorno che nella minzione
Negli uomini, il problema può riflettersi sullo scroto e al perineo.
Cistite interstiziale: la cura da seguire per migliorare
Trattandosi di una malattia rara e complessa, i tipi di cure disponibili sono diversi e vanno scelte di volta in volta in base al tipo di problemi presenti e alla loro entità. In genere si inizia con il modificare lo stile di vita e la gestione dello stress, evitando il più possibile situazioni che possono portare a stipsi, infezioni ricorrenti, candida e altri problemi in grado di intensificare il dolore. Ci sono poi terapie studiate appositamente per rafforzare il pavimento pelvico e alle quali si possono aggiungere Tens o farmaci come neuromodulatori e miorilassanti.
In casi più gravi si può arrivare a delle infiltrazioni vescicali o alla neuromodulazione sacrale e alla chirurgia. In tutti i casi si tratta di curare i sintomi e non la malattia che, se ben trattata, può comunque andare incontro a remissioni totali.
Per quanto riguarda la cistite interstiziale e la dieta, è solitamente consigliato evitare cibi infiammanti e in particolare tutti quelli piccanti. Sono inoltre da evitare il cioccolato, gli insaccati, i pomodori, gli agrumi, le spezie troppo forti e gli alcolici.
E per quanto riguarda cistite interstiziale e invalidità? Trattandosi di una malattia rara, è possibile ottenere degli aiuti. Per farlo è necessario ricorrere al proprio urologo al fine di ottenere una diagnosi dopo la quale ci si potrà presentare all’Inps, ottenendo delle agevolazioni che vanno dalle cure, ai permessi sul lavoro fino a un’assegno in caso di accertata impossibilità a lavorare o a svolgere una vita normale.
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