La centaurea minore gode di diverse proprietà. Tra esse ricordiamo quelle cicatrizzanti, antifebbrili e stimolanti per l’apparato digerente.

La centaurea minore, conosciuta anche con il nome popolare di cacciafebbre, è una pianta erbacea che cresce in Europa, Asia Occidentale e Nord Africa. Può essere avvistata sia al mare che in montagna, in particolare nei prati e nelle zone erbose.

La Centaurium erythraea, questo il nome scientifico, può raggiungere i cinquanta centimetri di altezza e presenta numerosi piccoli fiori alla sua sommità. Le inflorescenze sono di un colore rosaceo, tendente al viola. La pianta viene utilizzata in fitoterapia a causa delle sue proprietà benefiche: andiamo a scoprirle.

Le proprietà della centaurea minore

In Fitoterapia, la centaurea minore viene utilizzata nel suo insieme, fiori compresi, dopo essere stata essiccata. Il suo nome deriva dalle proprietà cicatrizzanti che possiede: il centauro Chirone, nella mitologia greca, aveva utilizzato la centaure per curarsi le ferite inflittegli da Ercole.

Tintura di centaurea
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Inoltre, come intuibile dal suo nome popolare, la cacciafebbre avrebbe delle proprietà febbrifughe, in grado di regolare la temperatura corporea e combattere la febbre (contro la quale esistono diversi rimedi naturali).

Un’altra proprietà molto apprezzata della centaurea minore è quella stimolante. In particolare, stimola le funzioni digestive. Favorisce la fame, aiuta la digestione e attiva i ricettori del gusto. Tuttavia, può avere un leggero effetto purgativo.

Utilizzi e controindicazioni della centaurea minore

Nonostante esista anche in forma di tintura madre, la centaurea minore è solitamente consumata in forma di tisana. Preparare una tisana di centaurea è molto semplice. Innanzitutto, è necessario procurarsi la pianta essiccata (per la digestione sono preferibili le sommità fiorite), anche in forma di polvere.

Una volta ottenuta la polvere, prendetene un cucchiaio scarso e versatelo in dell’acqua bollente, dopo aver già spento il fuoco. La quantità d’acqua consigliata è una tazza. Quest’ultima andrà coperta per lasciare la centaurea in infusione per qualche minuto. Se state cercando di ottenere l’azione digestiva, consumatela dopo i pasti. Per favorire l’appetito, prima dei pasti.

Utilizzata in modo consono, la centaurea minore non porta allo sviluppo di effetti collaterali. È bene tuttavia non abusarne, in quanto porta all’irritazione dell’apparato digerente, con conseguenti attacchi di diarrea e vomito. Non somministrare durante la gravidanza o l’allattamento.

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ultimo aggiornamento: 08-05-2020


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