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A cosa bisogna prestare massima attenzione quando si ha l’asma? Vediamo i consigli degli esperti: dalle stufe a pellet alle candele.
Coloro che soffrono di asma, affinché l’apparato respiratorio non faccia capricci, devono prestare attenzione a parecchi aspetti della vita quotidiana. Dagli acari all’inquinamento atmosferico, passando per le stufe a pellet: vediamo cosa consigliano gli esperti.
Asma: a cosa devono fare attenzione quanti ne soffrono?
L’asma è una malattia respiratoria piuttosto diffusa, che persiste nel tempo e può ripresentarsi a periodi alterni. Generalmente, causa respiro sibilante, tosse, senso di costrizione al torace e dispnea. Si tratta di una patologia che colpisce sia gli adulti che i bambini, che può intensificarsi a causa di fattori genetici e ambientali. E’ bene sottolineare che al giorno d’oggi l’asma non rappresenta più una malattia grave, o meglio si può tranquillamente tenere sotto controllo con terapie farmacologiche e facendo attenzione ad alcuni aspetti della vita quotidiana.
Quanti soffrono d’asma devono tenersi lontani dagli acari della polvere, dai pollini delle piante, dalle muffe e dai peli degli animali. Il fumo, che sia attivo o passivo, va bandito, ma anche alcune condizioni climatiche sono da evitare, in primis la nebbia e i luoghi particolarmente umidi. Un altro fattore che può aggravare l’asma è l’inquinamento atmosferico. Pertanto, è bene tenersi il più possibile alla larga da tutto ciò che può portare ad un peggioramento della malattia. Attenzione anche all’utilizzo frequente delle candele perché possono rilasciare fumi irritanti.
Asma e stufe a pellet: è bene prestare massima attenzione
In una casa che ospita una persona asmatica è fondamentale il ricambio d’aria. Anche quando le temperature sono basse, gli ambienti hanno bisogno di essere arieggiati. La presenza di acari e allergeni, infatti, possono “danneggiare l’epitelio delle prime vie respiratorie, irritando le mucose e rendendole più aggredibili da virus e batteri“. Per quanto riguarda le stufe a pellet, invece, il presidente della Società italiana di allergologia asma e immunologia clinica (Siaaic), Gianenrico Senna, ha lanciato un allarme.
“Se le stufe sono molto vecchie e i prodotti di scarto non sono certificati, i fumi del pellet sono tra i peggiori inquinanti in circolazione. Le stufe a pellet, infatti, sono una fonte di combustione che da sola contribuisce alla emissione della metà delle polveri sottili derivanti dalla combustione domestica della biomassa legnosa“, ha dichiarato. Pertanto, è consigliato “utilizzare impianti non troppo datati ed evitare prodotti di scarto non certificati, soprattutto cilindri in pellet superiori ai 7-8 millimetri ottenuti con troppa segatura e anche con troppi additivi e sostanze chimiche“.
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