Benessere
Artemisia: proprietà, a cosa serve e come assumerla
Sommario articolo
L’artemisia ha proprietà incredibili che la rendono un rimedio importante. Scopriamo a cosa serve, gli utilizzi e cosa c’è da sapere a riguardo.
L’artemisia è una pianta erbacea nota appartenente alla stessa famiglia della camomilla. Come la sua lontana parente è ricca di particolarità che la rendono da sempre molto ambita. L’artemisia ha proprietà così particolari da essere conosciuta anche sotto il nome di “assenzio cinese” o “assenzio dolce”. E, oltre ad essere usata per la produzione di liquori viene considerata da sempre come una pianta curativa.
Artemisia: benefici e controindicazioni
La pianta d’artemisia gode di diverse varietà tra le quali la più conosciuta è quella annua.
Ricca di benefici, questa viene impiegata da sempre nella medicina cinese come rimedio contro la febbre alta. I suoi effetti, però, non finiscono qui. L’artemisia, sotto forma di tintura madre è utile per attenuare i dolori del ciclo e per evitare alcuni problemi della menopausa. Aiuta a digerire, evita il gonfiore addominale e funge da antispastico.
Molto utile contro l’acne ha anche un potere antiossidante che la rende amica del cuore.
Inoltre contribuisce a stimolare la diuresi, evita la nausea da mal d’auto e da alcuni recenti studi, pare contenga anche delle proprietà antitumorali. Tutti motivi per cui è considerata da sempre una pianta magica. Ovviamente, come ogni prodotto che si assume, anche l’artemisia annua ha controindicazioni per le quali è sempre meglio sentire il proprio medico di base prima di decidere di assumerla.
Artemisia, come assumerla e cosa c’è da sapere a riguardo
L’artemisia si trova in giro sotto forma di erba essiccata, in capsule, come olio essenziale o soluzione idroalcolica.
In tutti questi casi è bene controllare la quantità giornaliera consigliata e laddove non fosse presente è meglio chiedere all’erborista o al farmacista. Artemisia e controindicazioni sono infatti due argomenti che vanno a braccetto. Per quanto risolutiva in alcuni casi, questa pianta può infatti risultare pericolosa in altri.
Va ad esempio evitata in caso di gastrite o ulcera, quando si soffre di ittero o di anemia e in caso di patologie come il diabete, l’intestino irritabile, l’epilessia, etc. Per questo motivo è altamente sconsigliato il fai da te. Prima di decidere se assumerla, quindi, è sempre meglio rivolgersi ad un medico che ne conosca tutte le proprietà e, ovviamente, le controindicazioni.