Che cos’è l’adenocarcinoma duttale del pancreas? Si tratta di uno dei tumori pancreatici più diffusi, nonché aggressivi.

Considerato uno dei tumori pancreatici più diffusi e aggressivi, l’adenocarcinoma duttale del pancreas colpisce circa l’85% dei pazienti che presentano un cancro localizzato in questo organo. Vediamo quali sono i sintomi, i fattori di rischio e il trattamento.

Adenocarcinoma duttale del pancreas: cos’è?

L’adenocarcinoma duttale del pancreas, malattia contro cui sta combattendo l’allenatore di calcio Gianluca Vialli, è la forma più diffusa di tumore pancreatico maligno. Si tratta di un cancro che colpisce sia uomini che donne, soprattutto nella fascia d’età tra i 50 e gli 80 anni. Purtroppo, si tratta di un cancro molto aggressivo, ma è bene sottolineare che negli ultimi anni la medicina ha fatto passi da gigante. Questo carcinoma, in base alla sua posizione, presenta sintomi diversi e obbliga i medici ad intervenire con specifici interventi chirurgici. Pertanto, non si può parlare di un solo tipo di operazione e nemmeno di disturbi comuni a tutti i pazienti.

Generalmente, una persona si accorge di avere l’adenocarcinoma duttale del pancreas quando compaiono i primi disturbi: astenia, inappetenza, perdita di peso, comparsa di diabete mellito e dolore nella parte alta dell’addome e al dorso. Questi fastidi, purtroppo, indicano che la malattia è già ad uno stadio avanzato. E’ anche per questo che, ad oggi, la prognosi di sopravvivenza è inferiore a 5 anni. I fattori di rischio associati allo sviluppo del tumore pancreatico sono diversi:

  • età maggiore di 60 anni;
  • fumo;
  • abuso di alcolici;
  • obesità e diabete mellito;
  • pancreatite cronica;
  • ereditarietà di tumori del pancreas o di sindromi che aumentano il rischio di cancro;
  • altre neoplasie benigne/borderline del pancreas.
visita medico anamnesi

Adenocarcinoma duttale del pancreas: cura e trattamento

Come già sottolineato, in presenza di adenocarcinoma duttale del pancreas, da non confondersi con quello neuroendocrino, i medici possono decidere di intervenire con trattamenti diversi. In alcuni casi, ad esempio, prima dell’intervento chirurgico si può colpire il cancro con la chemioterapia neoadiuvante, in modo da renderlo meno aggressivo.

Riproduzione riservata © 2024 - NB

salute

ultimo aggiornamento: 20-12-2022


Il caffè ‘fa schifo’? Sei sicuro di pulire la moka nel modo giusto?

Infezione da Citrobacter koseri, sintomi e cura: attenzione massima per i bambini