L’acqua ossigenata sulle ferite è uno dei rimedi più validi che ci siano. Scopriamo come applicarla nel modo corretto.

Chi è solito tagliarsi o andare incontro a problemi simili, sa bene come l’acqua ossigenata sulle ferite sia uno dei rimedi più semplici e veloci da applicare. Per far sì che questa soluzione funzioni al meglio è però molto importante imparare ad usarla nel modo corretto e con i giusti step. Ecco, quindi, tutto quel che è importante sapere a riguardo.

Cosa c’è da sapere sull’acqua ossigenata

L’acqua ossigenata cicatrizza ogni tipo di ferita ed è in grado di prevenire le infezioni e di agire su quelle iniziali.

acqua ossigenata
acqua ossigenata

La sua funzione è infatti quella di liberare ossigeno una volta a contatto con le ferite. Ciò aiuta ad eliminare tutti i microrganismi presenti e spesso causa di infezioni che impediscono alle ferite di rimarginarsi. Si tratta, quindi, di un rimedio efficace sia per le escoriazioni che per i tagli più profondi.

Detto ciò importante sapere che l’uso di acqua ossigenata sulla pelle, in alcuni casi può comportare rossori e bruciori. Se ciò avviene in modo duraturo è molto importante smettere di usarla e rivolgersi al medico. In ogni caso, prima di usarla, è sempre meglio controllarne gli ingredienti al fine di comprendere se tra questi ce ne sono alcuni ai quali si è allergici.

Come usare l’acqua ossigenata per disinfettare le ferite

Come già accennato, quando ci si trova davanti ad una ferita che potrebbe comportare un’infezione, l’uso dell’acqua ossigenata rappresenta un valido metodo di prevenzione.

Per applicarla nel modo corretto è importante pulire la ferita e applicare l’acqua sulla zona da trattare. Ciò porterà molto probabilmente alla formazione di bollicine che sono più che normali e che indicano l’azione dell’acqua ossigenata. È importante ricordare che è sconsigliato usarla su ustioni profonde o su pelle irritata a allergie in corso.

Questo procedimento andrebbe ripetuto più volte al giorno e fino alla guarigione della ferita. In caso di gonfiori o arrossamenti della stessa, è probabile che l’infezione non sia stata frenata. In tal caso è quindi opportuno rivolgersi al medico in modo da evitare complicazioni.

Riproduzione riservata © 2024 - NB

salute

ultimo aggiornamento: 22-08-2022


Iperinsulinemia: di cosa si tratta e come riconoscerla

Iperemia congiuntivale: cos’è e come si cura il disturbo dell’occhio