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Il cortisone in gravidanza è concesso? Anche se in alcuni casi è inevitabile, sarebbe meglio evitarlo. Scopriamo le controindicazioni.
Sul cortisone in gravidanza ci sono diversi studi e i pareri non sono sempre concordanti. In ogni modo, così come per tutti gli altri farmaci, sarebbe meglio evitare l’assunzione per tutto il corso della gestazione. Inoltre, secondo uno studio recente, c’è un medicinale cortisonico che non va mai preso perché potrebbe creare seri danni al feto.
Cortisone in gravidanza: concesso o vietato?
Prima di parlare del cortisone in gravidanza, è bene sottolineare che tutti i farmaci assunti dalla quinta settimana di gestazione in poi possono avere effetti collaterali importanti, perché in questo periodo inizia la formazione degli organi del bambino. Le sostanze farmacologiche entrano nella placenta attraverso il flusso sanguigno e l’embrione le assorbe. Pertanto, prima di fare qualsiasi scelta è consigliato parlarne con il proprio ginecologo.
Chiarito ciò, vediamo il cortisone in gravidanza a cosa serve. Così come accade anche in tutti gli altri periodi della vita, questo farmaco viene prescritto per contrastare diverse patologie: dall’allergia a problemi respiratori, passando per fattori ormonali e patologie del sangue. Durante la gestazione, però, la barriera placentare riesce a filtrare il medicinale solo fino ad una certa dose. Se si supera questo ‘limite’, viene a contatto feto. Questa ‘contaminazione’ aumenta il rischio di disturbi della crescita nel bambino e può provocare il diabete gestazionale.
Cortisone in gravidanza: effetti collaterali
Ricordate, comunque, che anche il cortisone prima della gravidanza non va mai utilizzato in eccesso. Gli effetti collaterali sono diversi e non bisogna mai sottovalutarli. Tornando a Bomba, secondo uno recente studio condotto dall’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana e pubblicato sul Journal of Endocrinological Investigation dalla dott.ssa Caterina Di Cosmo, il desametasone, farmaco cortisonico molto diffuso, non andrebbe mai prescritto alle gestanti. Il motivo? “La sua assunzione a dosi comuni può ridurre l’entrata dell’ormone tiroideo nel sistema nervoso centrale e quindi anche nel tessuto cerebrale fetale, con conseguenze dannose sulla salute del nascituro“. Infine, per quel che riguarda cortisone e concepimento, la letteratura scientifica non evidenzia rischi importanti da tenere a mente.
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