Zenzero e pressione alta: vediamo quali sono i benefici e come usarlo per combattere l’ipertensione.

Lo zenzero, nome comune per Zingiber Officinale, è una pianta originarie dell’Estremo Oriente e coltivata principalmente in India e Pakistan. Da diversi anni è entrato a far parte anche della cucina occidentale, diventando protagonista di moltissimi piatti, sia dolci che salati. Oltre al suo gusto piccante e speziato, ottimo per accompagnare diverse pietanze, tè e tisane, questa pianta possiede numerose proprietà benefiche per la salute.

Scopriamo quindi quali sono i benefici che derivano dalla sua assunzione e se è indicato per combattere la pressione alta.

Zenzero e ipertensione: i benefici

I benefici dello zenzero sono numerosi: la pianta è ricca di acqua e di vitamine, sopratutto del gruppo B, E e C. Per questo aiuta e facilita la digestione e fa bene all’intero apparato digerente, combatte la nausea ed è utile contro le ulcere intestinali e gastriti. Oltre a questo è una pianta disintossicante che viene usata nella medicina orientale per combattere il mal di gola e i sintomi influenzali. Ha anche proprietà anticoagulanti e antidolorifiche. Ma non finisce qui! Quello che molte persone non sanno, è che lo zenzero è anche ottimo per abbassare la pressione alta.

La pressione alta, o ipertensione, è una problematica molto diffusa e se non viene trattata adeguatamente, può portare a lungo andare a due gravi conseguenze: l’ictus e l’infarto. Alcuni studi scientifici hanno dimostrato che lo zenzero abbassa la pressione ed è quindi molto utile per chi soffre di ipertensione. Come ha precisato la Dottoressa Maddalena Lettino, responsabile dell’Unità operativa di Cardiologia dello Scompenso di Humanitas: “Lo zenzero, ma anche l’aglio, aiutano a ridurre la pressione grazie alla presenza di sostanze antiossidanti e alla capacità di vasodilatare le arterie.”

Tuttavia, lo zenzero da solo non basta per curare l’ipertensione. La terapia dell’ipertensione, infatti, prevede diversi accorgimenti come la pratica regolare di esercizio fisico, una dieta sana ed equilibrata, come la famosa dieta Dash, e terapie farmacologiche. Lo zenzero può ritenersi un aiuto in più. La Dottoressa aggiunge: “Zenzero e aglio ma anche il peperoncino piccante, la curcuma e la cannella, per esempio, possono certamente aiutare nel ridurre la pressione ma, tutte le spezie non vanno mai considerate una cura”.

Abbassare la pressione con lo zenzero

Grazie al suo sapore piccante, è possibile sostituire il sale con lo zenzero, oltre che con altre spezie. Il sale, infatti, fa aumentare la pressione e andrebbe consumato con parsimonia o direttamente evitato da chi soffre di ipertensione e di problemi cardiaci. Oltre a questo contiene anche degli antiossidanti che favoriscono la vasodilatazione, che può aiutare nell’abbassamento dei valori legati alla pressione arteriosa. Le sue proprietà anticoagulanti, infine, riducono la possibilità che si vengano a formare dei coaguli di sangue nelle arterie, altra problematica che può andare a inficiare sulla pressione bassa.

Ovviamente, non servirebbe neanche dirlo, lo zenzero e la pressione bassa non vanno d’accordo. Le persone che soffrono di ipotensione dovrebbe sempre usarlo con parsimonia, se non vuole rischiare di farla abbassare ulteriormente. Infine, bisogna segnalare che alcune persone hanno notato che lo zenzero fa aumentare i battiti cardiaci, se consumato in dosi eccessive. Meglio, quindi, non esagerare con le quantità.

Le controindicazioni dello zenzero

Come abbiamo detto, lo zenzero fa male alla pressione bassa, ma non è l’unica controindicazione di questa pianta. Assumerne in grandi quantità, infatti, può portare a diversi disturbi anche nelle persone sane. Può portare infatti a nausea, diarrea e intossicazione alimentare nel caso se ne ingerisca una quantità troppo elevata. È importante quindi assumerne una dose giornaliera che non superi i 30 grammi. La quantità consigliata è sempre compresa tra 10 e 30 grammi.

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ultimo aggiornamento: 18-11-2022


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