Sommario articolo
Lo zafferano e le sue proprietà: scopriamo insieme le sue origini, i suoi benefici e come utilizzarlo in cucina.
Lo zafferano è un alimento prelibato e salutare che soddisfa pienamente i 3 fondamentali sensi utilizzati in cucina: il gusto, la vista e l’odorato. Spesso confuso con una radice, lo zafferano ha un’origine totalmente differente. Viene infatti ricavato dai 3 stigmi del fiore del croco, che ha una fioritura prettamente autunnale, di breve durata e di colore viola.
La raccolta di questa preziosa spezia viene fatta a mano, poco dopo la naturale fioritura ed unicamente nelle prime ore del mattino. Se oltrepassiamo l’alba per effettuare la raccolta, i fiori saranno troppo schiusi e gli stigmi rischieranno di rompersi. Una volta che avremo raccolto i fiori, potremo adoperarci per prelevare gli stigmi, altro lungo e delicato lavoro che potremo effettuare unicamente a mano, senza l’ausilio di macchinari specifici. A questo punto ha inizio il processo di essiccamento che dovrà comunque lasciare ai pistilli un minimo di elasticità. Anche questo processo richiede professionalità e conoscenza in materia.
Per produrne 1 Kg sono necessari dunque 100.000 fiori e circa 400 ore di manodopera. Questi due dati spiegano perché lo zafferano, nel mercato alimentare costi all’incirca quanto l‘oro zecchino, ovvero un prezzo che oscilla tra i 20 e i 50€ al grammo.
Un prodotto quindi proibitivo a causa della sua complessa lavorazione manuale. Se vogliamo sostituirlo ad una pianta con molti benefici corrispondenti a quelli dello zafferano potremo utilizzare la pianta esiccata di curcuma. Sicuramente più economica ma comunque molto gustosa e salutare.
Le proprietà terapeutiche dello zafferano
Questa profumata e coloratissima spezia apporta numerosi benefici al nostro corpo se assunta nelle quantità corrette. Le sue proprietà infatti sono note in naturopatia e nella medicina alternativa generale. I principali benefici che riconosciamo in questo alimento sono dovuti alle seguenti caratteristiche.
– Proprietà antiossidanti: note ormai in numerosi studi scientifici, le sue proprietà antiossidanti trovano particolare spazio nelle ricerche scientifiche che focalizzano l’attenzione sulle proprietà antitumorali, date dal suo particolare pigmento.
– Aumento delle capacità di apprendimento: le suddette proprietà antiossidanti sono dunque anche responsabili del rallentamento significativo dei processi degenerativi dell’Alzahimer, apportando importanti benefici a livello cerebrale.
– Proprietà afrodisiache: lo zafferano favorisce inoltre la cura e la prevenzione delle disfunzioni sessuali. Sembrerebbe infatti che l’assunzione quotidiana di questa spezia, nelle dosi indicate, favorisca la virilità.
– Effetto antidepressivo: le sue proprietà prevengono l’arrivo di ansia e stress, stimolando la produzione di dopamina, noradrenalina e serotonina. In questo modo aiuteremo il nostro buon umore ed eviteremo attacchi di ansia e panico.
– Riduce l’invecchiamento cellulare: l’attacco ai radicali liberi ostacola il naturale processo di invecchiamento della cute, rendendo più elastica e soda la pelle.
Come utilizzare lo zafferano in cucina
Per ottenere un risultato ottimale non dovremo limitarci ad usare la bustina di zafferano, ma dovremo imparare ad utilizzare i pistilli esiccati. Sarà sufficiente mettere in ammollo in acqua tiepida 0.25 g di pistilli (circa 120 pistilli) di zafferano. L’acqua tiepida necessaria si aggira intorno a mezza tazzina da caffè.
Lasciamoli rinvenire per 40 minuti circa. In questo modo sprigioneremo le qualità cromatiche e aromatiche dei nostri pregiati pistilli. A questo punto cuociamo il nostro risotto seguendo la ricetta che abbiamo sempre utilizzato, sostituendo, alla classica bustina in polvere, il nostro zafferano in pistilli e l’acqua ormai colorata naturalmente di rosso. Con una dose simile potremo condire un risotto allo zafferano per 6 persone.
Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/zafferano-fili-di-zafferano-cucina-3288215/
Riproduzione riservata © 2024 - NB