Quali sono i sintomi dell’ipoacusia? Saper riconoscere i primi segnali è fondamentale, così come rivolgersi ai professionisti del settore per tutelare la salute dell’udito.

La salute uditiva deve essere una priorità a tutte le età. Può capitare di avere improvvisamente difficoltà a sentire e a distinguere perfettamente le parole, oppure di non riuscire più a percepire distintamente anche i suoni più familiari.

Si parla in generale di ipoacusia quando si verifica la perdita parziale dell’udito che può coinvolgere sia una sia entrambe le orecchie: è un disturbo che può compromettere la qualità della vita se non diagnosticato tempestivamente e, soprattutto, se non affrontato con una cura adeguata.

Rivolgersi ai professionisti del settore è sempre la strada più giusta da percorrere, soprattutto per evitare spiacevoli conseguenze legate al non sentire in modo ottimale, come l’isolamento e le progressive difficoltà in ambito lavorativo.

Orecchie che fischiano

Cause e sintomi dell’ipoacusia

L’ipoacusia è il terzo disturbo fisico più comune nelle persone in età matura, dopo l’artrosi e le cardiopatie. Ciò non significa che i giovani siano immuni dalle problematiche che colpiscono l’orecchio, che tuttavia si manifestano con maggiore frequenza quando è in atto il fisiologico processo di invecchiamento.

A causare la perdita parziale della capacità uditiva possono essere anche traumi o infezioni, oppure la prolungata esposizione a rumori o pressioni sonore molto forti.

Riuscire a riconoscere tempestivamente i sintomi dell’ipoacusia può realmente fare la differenza per allontanare il rischio di sviluppare una condizione invalidante. Ecco i principali segnali da captare per correre ai ripari in modo efficace:

  • tendenza a porre verso l’interlocutore l’orecchio che vanta una capacità uditiva maggiore, in caso di ipoacusia monolaterale;
  • sensazione di pressione in un orecchio o in entrambe le orecchie, frequente in caso di ipoacusia provocata ad esempio da un accumulo di cerume;
  • percezione dei suoni differente nelle due orecchie;
  • difficoltà nel distinguere le parole chiaramente, soprattutto in ambienti rumorosi;
  • tendenza ad aumentare il volume della televisione o di altri apparecchi elettronici;
  • sensazione di ovattamento spesso accompagnata da acufene, un disturbo che si manifesta avvertendo ronzii continui, fruscii e sibili non generati da una fonte esterna. 

In tutti questi casi, sottoporsi a un test dell’udito presso un centro specializzato può aiutare a ottenere una diagnosi e, soprattutto, a trovare una soluzione efficace.

Ipoacusia e sordità: c’è differenza?

Spesso si tende a utilizzare i termini ipoacusia e sordità come sinonimi, in realtà descrivono due condizioni differenti sempre legate alla salute uditiva. Nel primo caso la capacità uditiva diminuisce compromettendo la percezione di suoni con frequenze di intensità inferiori a 95 dB, mentre in presenza di sordità la perdita uditiva supera questa soglia.

Stabilire con certezza questo parametro è importante per conoscere il proprio punteggio di invalidità civile INPS sulla base del personale deficit uditivo, facendo riferimento a uno strumento fondamentale: le tabelle invalidità civile ipoacusia.

Perché rivolgersi ai professionisti dell’udito

Una volta diagnosticato un disturbo a carico dell’udito, lo step successivo è generalmente quello di andare alla ricerca di un apparecchio acustico che possa risolvere il problema: è qui che entrano in gioco i professionisti della salute dell’udito, in grado di proporre la soluzione più adatta per ogni esigenza.

EarPros, ad esempio, è un team di esperti sempre a disposizione per fornire informazioni utili sulle cure sanitarie più innovative ed efficaci per migliorare la salute dell’udito, offrendo supporto e assistenza durante tutto il percorso di diagnosi e mettendo in contatto con audioprotesisti autorizzati, facilitando notevolmente la scelta dell’apparecchio acustico.

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ultimo aggiornamento: 28-01-2022


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