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Il topinambur è un tubero dalle numerose proprietà benefiche. Vediamo quali sono e scopriamo come cucinarlo.
Il topinambur è il tubero della pianta Helianthus Tuberosus L., noto anche come rapa tedesca, patata del Canada, tartufo di canna o carciofo di Gerusalemme.
Pur essendo un tubero, è ipocalorico e ricco di benefici. Vediamo quali sono le sue origini, quali le sue proprietà e come cucinarlo.
Topinambur: l’origine
Come abbiamo anticipato, il topinambur è il tubero dell’Helianthus Tuberosus, una pianta erbacea originaria del Nord America. I nativi americani se ne cibavano fin dall’antichità, mentre in Europa è stata introdotta solo nel XVII. Oggi è coltivata un po’ ovunque in Europa e viene utilizzata sia a scopo ornamentale che alimentare.
Il topinambur può avere una buccia bianca o rosso-violacea, con polpa succosa dal colore bianco-verdastro. La consistenza ricorda quella delle patate, mentre il sapore è più simile a quello del carciofo.
Topinambur: proprietà e benefici
Il topinambur ha tantissimi benefici. Innanzitutto, a differenza della patata, è ipocalorico (100 grammi di tubero fresco crudo contengono solo 30 kcal), è ricco di acqua e frutto-oligosaccaridi, tra cui l’inulina.
I frutto-oligosaccaridi sono molto importanti per il benessere della flora batterica intestinale, in quanto hanno azione probiotica, ovvero favoriscono lo sviluppo di lattobacilli e bifidobatteri. L’equilibrio della flora batterica intestinale non solo garantisce la corretta digestione degli alimenti e l’assorbimento dei nutrienti, ma rafforza le difese immunitarie.
Questo prezioso tubero, inoltre, contiene proteine, vitamine (in particolare vitamina A, vitamina H e vitamine del gruppo B) e sali minerali (magnesio, potassio, calcio e fosforo), che lo rendono ottimo per combattere i dolori muscolari, la stanchezza e l’inappetenza.
Ricette con topinambur
Mangiare il topinambur crudo è sicuramente il modo migliore per assorbirne tutti i nutrienti. Tuttavia, come la patata, può essere utilizzato per preparare tantissime ricette.
Tagliandolo a fettine sottili e friggendole, ad esempio, si ottengono delle ottime chips. Può essere usato anche per preparare purè, vellutate e zuppe, da solo o insieme alle patate. Infine, può essere cotto al forno.
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ultimo aggiornamento: 12-12-2017