test covid
Sommario articolo
Tra i metodi per verificare la presenza dell’infezione da Covid 19, c’è quello del test fai da te.
Un kit acquistabile in farmacia e nei supermercati e che consente di scoprire se si è o meno positivi.
Una via sicuramente più rapida rispetto a quella tradizionale ma che, proprio per questo, spinge in molti a chiedersi se e quanto siano effettivamente affidabili.
Ecco cosa c’è da sapere a riguardo, come usarli e quanto sono effettivamente utili nel quotidiano.
I kit per verificare da soli la possibile infezione da Covid 19 sono ormai in vendita sia nelle farmacie che in alcuni supermercati.
In commercio ne esistono di due tipi diversi, uno naso faringeo (come quello che si fa di solito in farmacia) e l’altro salivare. Usandoli si può quindi rilevare la presenza di proteine del virus e, di conseguenza, una possibile infezione.
Non è invece possibile capire se sono presenti degli anticorpi. Una differenza che è importante conoscere al fine di non effettuare il test in modo errato. Si tratta in entrambi i casi di test che possono essere considerati affidabili anche se con una sensibilità che può portarli ad essere poco precisi, soprattutto riguardo i bambini.
Quanto all’uso, ciò che serve è tutto all’interno del kit che in dieci minuti, con un metodo simile a quello dei test di gravidanza, riesce solitamente a dare una risposta.
Come già detto, seppur affidabili, i test fai da te presentano alcuni limiti. Primo tra tutti quello di non essere sempre precisi. Per questo motivo in caso di esito positivo è necessario effettuare un tampone molecolare, mettendosi però preventivamente in quarantena. In caso di esito negativo ma con presenza di sintomi, gli esperti consigliano invece di effettuare un test di controllo in farmacia.
Detto ciò è importante sapere che il test fai da te negativo non da modo di ottenere il green pass per cui servono il vaccino, l’immunità ottenuta dal virus o un tampone eseguito in farmacia. E questo perché in assenza di testimoni non è possibile accertare che il risultato sia della persona che ne fa richiesta. Per questo motivo, al momento è da ritenersi come una tecnica di prevenzione da usare in famiglia o, come lo stesso Istituto Superiore di Sanità ha suggerito, per controllare la propria condizione al fine di tutelare le lezioni in presenza.
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