La sindrome di Reiter è una malattia reumatica della quale si sa ancora poco. Cerchiamo di fare luce quanto più possibile sulle cause e le relative cure.

Quando si parla di sindrome di Reiter, nota anche come artrite reattiva, si intende una forma di artrite cronica che colpisce più zone contemporaneamente.
Appartenente alle malattie autoimmuni, ha come caratteristica quella principale quella di racchiudere in se, artrite, uretrite e congiuntivite.
Si stima che in genere si presenti su una persone su 30.000 ed è solita colpire con maggior frequenza gli uomini.

Sindrome di Reiter: cause e sintomi

Questa sindrome tende a formarsi dopo un’infezione urogenitale o gastrointestinale.

artrite
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Per questo motivo, almeno all’inizio, può essere davvero difficile riconoscerla. E questo anche se esiste un esame genetico che in caso di presenza di una proteina particolare può indicare la possibilità della sua presenza almeno al 70%. A questo si andranno poi ad eseguire successivi controlli che il medico dovrà valutare tutti insieme prima di arrivare alla diagnosi conclusiva.
Per la sindrome di Reiter, i sintomi sono solitamente infezioni alla prostata per gli uomini e alla cervice o alle tube nelle donne. Sono inoltre presenti dolori, gonfiori e infiammazioni diffuse alle articolazioni.
Tra le tante, le più colpite sono le ginocchia o i piedi.
Inoltre, la malattia tende a colpire anche gli occhi portando all’insorgere di congiuntiviti.
A tutto ciò si associano febbre, perdita di peso, ulcere alla bocca e problemi alle unghie. Per tutti questi motivi, la sindrome di Reiter ha diagnosi corretta solo quando si prende in considerazione la triade di cui sopra.

Sindrome di Reiter: terapia da mettere in atto

Quando il medico sospetta una sindrome di Reiter, la cura iniziale è solitamente a base di antibiotici volti a ridurre sia l’infiammazione che alcuni dei sintomi.

Se presa per tempo e ben curata, gli strascichi non sono tanti. In certi, però, alcuni pazienti possono accusare dolori continui per i quali possono rivelarsi indispensabili analgesici e antidolorifici. In pochi casi si possono persino sviluppare delle conseguenze croniche. Detto ciò, nella maggior parte dei casi la qualità della vita non viene intaccata in modo particolare e le aspettative di vita sono praticamente normali.

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ultimo aggiornamento: 26-12-2021

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