Benessere

Sindrome da attivazione macrofagica: generalmente è una complicazione di un’altra malattia

Che cos’è la sindrome da attivazione macrofagica? Si tratta di una malattia scatenata, nella maggior parte dei casi, da altre patologie.

Patologia causata da altre malattie serie, la sindrome da attivazione macrofagica comporta l’eccessiva attivazione delle cosiddette cellule spazzino. Vediamo quali sono le cause e i sintomi, nonché la terapia consigliata dai medici davanti ad una diagnosi di questo tipo.

Sindrome da attivazione macrofagica

La sindrome da attivazione macrofagica, abbreviata con la sigla MAS dall’inglese Macrophage Activation Syndrome, è una patologia infiammatoria causata dall’eccessiva attivazione dei macrofagi. Questi ultimi sono le cosiddette cellule spazzino, che si occupano di eliminare le cellule infette. In questa malattia, però, fanno fuori anche le cellule sane. Generalmente, la sindrome macrofagica è una complicazione di un’altra problematica: artrite idiopatica giovanile sistemica, malattia di Kawasaki, vasculiti sistemiche o lupus eritematoso sistemico. In alcuni casi, però, può essere anche il primo sintomo di una patologia reumatologica ancora non diagnosticata.

La sindrome da attivazione macrofagica ha sintomi chiari:

  • febbre alta che non si abbassa neanche con gli antipiretici;
  • rash cutaneo;
  • ingrossamento di linfonodi, fegato e milza;
  • emorragie;
  • problemi neurologici, come cefalea e convulsioni;
  • insufficienza epatica e/o renale.

In casi particolarmente gravi, la sindrome può comportare l’insufficienza di tutti gli organi. La diagnosi avviene in presenza dei sintomi elencati sopra e con l’osservazione di alcune alterazioni di laboratorio in base a dei valori di riferimento specifici. In ogni modo, soltanto il medico può stabilire la presenza o meno della malattia.

Sindrome macrofagica: la terapia

Dopo la diagnosi, il medico potrebbe consigliare al paziente una cura a base di cortisone e la ciclosporina. Nelle forme più gravi della malattia, però, potrebbe anche prescrivere potenti farmaci chemioterapici. Alcuni ricercatori dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma, inoltre, hanno effettuato due studi che dimostrano l’efficacia dell’uso di un anticorpo monoclonale anti-interferone-gamma per contrastare la sindrome.

Fabrizia Volponi

Recent Posts

Perdi più capelli rispetto al solito? La causa (agghiacciante) a cui non avresti mai pensato: intervieni ora

Quando perdiamo un gran numero di capelli, la frase che più comunemente ci sentiamo dire…

1 ora ago

Li hai sempre mangiati senza saperlo, i formaggi Eurospin sono prodotti da un marchio famosissimo: ecco chi

Le recensioni positive si moltiplicano, e molti consumatori affermano di preferire i formaggi Eurospin a…

21 ore ago

Primavera, si dimagrisce davvero più facilmente? Cosa dice la scienza per addominali scolpiti in un attimo

Forse non lo sai, ma la primavera può rappresentare un'opportunità per prenderci cura del nostro…

1 giorno ago

Meno spese, più salute: chi può ottenere il bonus salute 2025 e come fare

La salute è sempre al primo posto per tutti i cittadini ma, purtroppo, non tutti…

2 giorni ago

Rimani sempre concentrato e produttivo: i 5 consigli che ti cambieranno la giornata secondo gli esperti

Oggi è facile distrarsi. Seguire questi 5 consigli forniti dagli esperti aiuta a essere sempre…

2 giorni ago

Dimagrire è più facile se pranzi a quest’ora: attivi la tua tiroide e bruci grassi più velocemente

Pranzare ad un determinato orario aiuta a perdere peso: una sana abitudine che attiva la…

3 giorni ago