Sommario articolo
La rimozione dei tatuaggi è una pratica diffusa volta a eliminare i tattoo dalla nostra pelle: ecco tutte le tecniche, i consigli e i costi.
Eliminare i tatuaggi è possibile, grazie a numerose pratiche in costante sviluppo, e che oggi in moltissimi casi permettono di cancellare definitivamente scritte o disegni senza segni evidenti sulla pelle. Sono sempre di più coloro che si pentono di un tattoo, ma vi siete mai chiesti quanto costa rimuovere un tatuaggio, come si fa e quanto ci si mette?
Se anche voi vi siete fatti queste domande, siete nel posto giusto: ecco tutto quello che c’è da sapere per cancellare i tatuaggi!
Costo rimozione tatuaggi
Quanto costa togliere un tatuaggio? Sicuramente la prima domanda che viene in mente se volete cancellare un tatuaggio è questa: beh, scopriamolo insieme!
Eliminare i tatuaggi è una pratica piuttosto costosa, e sia la sua riuscita che il costo dell’operazione dipende da alcuni fattori, fra cui la dimensione, la posizione, l’età del tatuaggio, il tipo di inchiostro utilizzato e infine le quantità di colori utilizzati. A seconda poi del metodo scelto e dello studio cambierà il tariffario, ma ecco delle cifre indicative.
Il laser è la pratica più sicura e consigliata e va indicativamente dai 250 ai 600 euro a seduta. Il peeling chimico, invece, costa dai 250 fino ai 2000 euro, il che dipende soprattutto dalla dimensione del tatuaggio, mentre la dermoabrasione viene fatta in più sedute che costano attorno ai 200 euro a seduta.
Insomma, come avrete capito il prezzo dipende dal metodo di rimozione.
Come togliere un tatuaggio
Vediamo dunque quali sono le tecniche per rimuovere un tattoo: esistono molti metodi diffusi per rimuovere un tatuaggio, alcuni più efficaci di altri, come ad esempio il laser, che a oggi la via più diffusa. Ecco tutti i modi per dire addio ai vostri tatuaggi:
Il laser per la rimozione dei tatuaggi
È la tecnica più diffusa e consiste in un laser che colpisce la zona interessata, attraversando la pelle e andando a intaccare direttamente l’inchiostro. Solitamente per rimuovere un tattoo in questo modo, bisogna ricorrere in più sedute, e in ognuna di queste il tatuaggio viene letteralmente bombardato. Successivamente vedremo il disegno diventare più chiaro, e poi, dopo qualche settimana, sparirà.
Questa tecnica può essere utilizzata soltanto da medici abilitati. Dopo la rimozione dei tatuaggi, una crema antinfiamatoria viene applicata sulla zona interessata, così da evitare la iperpigmentazione.
I peeling chimici
Un’altra tecnica è quella del peeling chimico, che era diffusa specialmente prima dell’avvento del laser. Con questo metodo si applica una soluzione nella zona interessata che crea una vescica sulla superficie cutanea e, dopo un po’, si stacca.
Questo metodo ha alla base l’utilizzo dell’acido TCA, ma può causare danni alla cute, lasciando segni permanenti.
Dermoabrasione
La dermoabrasione è un metodo molto invasivo e che consiste nel rimuovere tutta la zona interessata, dunque sia superficie della pelle che l’inchiostro. Si tratta di una tecnica oramai molto poco diffusa, dal momento che è molto dolorosa. Per farlo si utilizza uno strumento specifico abrasivo rotante, e prima dell’intervento viene applicata una anestesia locale.
Quando non togliere i tatuaggi
Ci sono alcuni casi in cui è meglio non rimuovere i tatuaggi. Ad esempio, se manifestate delle verruche, dell’acne, oppure delle irritazioni cutanee, è meglio prima occuparsi del problema e solo una volta risolto sottoporsi alla cancellazione. Questo perché la pratica potrebbe danneggiare ulteriormente la pelle, lasciandoci sul corpo degli spiacevoli segni permanenti.
Inoltre, se soffrite di malattie autoimmuni, di diabete o siete nel periodo di gravidanza, prima di decidere di cancellare un tatuaggio rivolgetevi al vostro medico di fiducia.
Fonte foto: https://pixabay.com/it/tatuaggi-tatuaggio-braccio-pelle-1209589/
Riproduzione riservata © 2024 - NB
ultimo aggiornamento: 13-09-2018