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La plastica rappresenta una seria minaccia per l’ambiente, ma non solo: a causa della sua composizione chimica è un rischio per la nostra salute e per la fertilità.
Come mai nel passato, la lotta alla plastica rappresenta oggi una questione fondamentale. Questo polimero è accusato di causare notevoli problemi all’ambiente e di minacciare l’equilibrio di interi ecosistemi, in particolare quelli marini.
Tuttavia, il suo potere inquinante non è l’unico fattore da tenere a bada. L’utilizzo della plastica comporta infatti anche altri rischi, come quello di ridurre la fertilità – sia femminile che maschile – e le possibilità di concepimento. In aggiunta, è accusata di poter alterare il decorso della gravidanza e il sistema ormonale.
Plastica, perché rappresenta un rischio per la fertilità?
Come evidenziato da numerosi studi, sono molti gli oggetti di uso comune che, a causa della loro composizione di plastica, rappresentano un rischio per la nostra salute e, più in particolare, per la nostra fertilità. Ma perché questo accade? Le ragioni vanno ricercate nella composizione chimica di questo materiale.
Infatti, la plastica contiene al suo interno ftalati e bisfenolo A, conosciuto anche come BPA. Questi due composti chimici interferiscono con gli ormoni maschili e femminili, con testosterone ed estrogeni in particolare, alterandone i naturali cicli di produzione.
Alternando, alle volte in modo significativo, il nostro sistema ormonale, si mette a rischio la fertilità ma non solo: queste sostanze contenute nella plastica possono, nella donna, causare altre patologie. Parliamo principalmente di disturbi o disfunzioni a livello uterino e delle ovaie.
Come ridurre i rischi
Fortunatamente, ridurre il rischio che la plastica possa influire sulla nostra fertilità non è difficile: basta adottare alcuni semplici accorgimenti.
Per cominciare, sarebbe utile eliminare dalla cucina tutti gli utensili in plastica (ricordandosi che, se presenti, sarebbe bene riutilizzare le bottiglie di plastica in tutta sicurezza!). Che si tratti di mestoli, contenitori, piatti o bicchieri. Infatti, per tutti questi oggetti, esistono delle valide alternative: bicchieri e contenitori di vetro, mestoli di legno o di metallo e piatti in ceramica.
Tuttavia, la plastica che viene a contatto con il cibo non è l’unico polimero che mette in pericolo la nostra fertilità: materiali come il PVC potrebbero rilasciare ftalati nell’aria. Inoltre, le lattine, sebbene non siano in plastica, contengono bisfenolo A: meglio starne alla larga.
In conclusione, se proprio non potete fare a meno di utilizzare oggetti in plastica, fate attenzione a non riscaldarli mai durante il lavaggio: aumenta il rilascio di sostanze nocive.
Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/cannucce-tubo-di-plastica-colorato-8001/
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ultimo aggiornamento: 09-03-2020