La piramide alimentare, un grafico nato con lo scopo di combattere l’obesità e i problemi a essa legata: cos’è e come funziona.

Con il problema dell’obesità che si stava diffondendo sempre di più, nel 1992 il Dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti d’America diede vita a un grafico, la piramide alimentare. Lo scopo era quello di illustrare alla popolazione quali erano i cibi da evitare per combattere il sovrappeso.

La piramide alimentare, che mostrava al vertice i cibi da assumere in quantità ridotta e alla base quelli migliori, si basava sull’idea che, per prevenire, o sconfiggere, l’obesità, bastasse consumare una quantità minima di grassi. Il consiglio del USDA era quello di assumere più frutta e verdura ma soprattutto più carboidrati. All’epoca la AHA (Associazione Americana per il Cuore) sostenne la tesi e invito i cittadini a seguire quanto mostrato dal grafico piramidale.

Una piramide difettosa

Olio d'oliva
Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/olio-d-oliva-condimento-per-insalata-968657/

Purtroppo, quanto affermato dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti non è mai stato dimostrato. Di fatto, la prima piramide alimentare è stata definita poco attendibile. Anzi, pochi anni più tardi, degli studi mostrarono come ridurre i grassi non fosse la scelta giusta. In particolare, i grassi insaturi sarebbero indispensabili per l’organismo. Quest’ultimi hanno numerosi benefici, tra cui quello di aumentare i livelli di colesterolo buono presenti nel sangue. L’aumento di questo colesterolo ha come effetto la riduzione del rischio di infarti.

Di contro, l’altra tipologia di grassi, quelli saturi, aumentano il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. Sarebbe quindi meglio evitare di consumare quantità troppo elevate di latte e dei suoi derivati, e diminuire la quantità di carne. Al loro posto, bisognerebbe mangiare più pesce. Una scelta saggia sarebbe anche quella di assumere più oli vegetali, ovvero tutti quei grassi che derivano dalle piante.

Diminuire, non eliminare

Occorre però tener presente che diminuire la quantità di latticini non significa eliminarli totalmente. Al consumo di latte è stato associato lo sviluppo di un’ossatura più forte: la vitamina D contenuta al suo interno aiuta a rafforzare ossa e denti, aiutando anche a prevenire malattie sistemiche come l’osteoporosi.

In ogni caso, i benefici di una dieta più ricca di pesce sono evidenti. Tutto ciò è osservabile in paesi come il Giappone nel quale il consumo di grassi saturi è molto basso, a favore dei grassi insaturi. Gli studiosi hanno notato che nello stato nipponico il numero di persone afflitte da malattie cardiovascolari è estremamente basso.

Una nuova piramide alimentare

Dimostrata l’inefficacia della piramide alimentare proposta dal USDA, nel 2016 la Fondazione Internazionale della Dieta Mediterranea, anche conosciuta come IFMeD, ha rilasciato una nuova versione del grafico, corretto a seguito delle più recenti scoperte.

L’idea alla base della piramide alimentare è semplice: per poter ridurre il rischio di malattie cardiache e tumori è necessario ridurre il peso corporeo e fare molta attività fisica. Quindi, alla base della piramide non ci saranno più i carboidrati, la frutta e la verdura come nel 1992. Nella versione aggiornata, ci sarà una dose giornaliera di esercizio fisico.

All’attività fisica si aggiungerà un consumo moderato di calorie e un maggior consumo di carboidrati di derivazione integrale. Senza ovviamente dimenticare di consumare, in abbondanza, frutta, verdura e oli vegetali.

Per l’apporto di proteine, è necessario rivolgersi a tipologie più salutari di amminoacidi, come quelli contenuti nella frutta secca, nei legumi, nella carne bianca e, ovviamente, nel pesce. Da evitare carboidrati raffinati, zucchero e patate comprese, e carne rossa. Ridurre al minimo, ma non eliminare, il latte e i suoi derivati.

Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/olio-d-oliva-condimento-per-insalata-968657/

Riproduzione riservata © 2024 - NB

ultimo aggiornamento: 08-01-2020


Dieta di gennaio: ecco come tornare in forma dopo le feste!

Frullati detox: le migliori ricette per dimagrire e gli abbinamenti da non perdere