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Scopriamo le origini dell’orzo: le proprietà nutritive, i benefici e come usarlo in cucina.
Con il suo alto contributo di fibre, minerali, vitamine e antiossidanti, l’orzo contribuisce a mantenerti in forma e in salute.
Origini e dove si coltiva
L’orzo è un cereale consumato sin dall’antichità ed originario dell’Asia. La sua pianta può raggiungere l’altezza di un metro e matura velocemente. Sopporta anche lunghi periodi di siccità e si adatta bene ad alte e basse temperature. Per questi motivi può essere coltivato un po’ ovunque.
Esistono molte varietà di orzo. In Europa, in Italia particolare, si trova quasi esclusivamente perlato, quello cioè che non è ricoperto dalla pellicina che normalmente ricopre il chicco.
I valori nutrizionali e i benefici dell’orzo
Contiene una quantità di proteine simili a quella del grano ma accoglie più lisina che altri cereali, come la segale. Include glutine, ma in minore quantità che il grano. Ha un alto contenuto di carboidrati, di fibre e di vitamine dei gruppi B ed E. Inoltre, è ricco in minerali come calcio, rame, ferro, fosforo, potassio, magnesio, manganese, zinco e selenio.
Tradizionalmente è il cereale più usato per produrre birra ed altri liquori come il whisky.
L’orzo, gradevole al gusto, è un’inestimabile fonte di proprietà benefiche:
- Abbassa il colesterolo.
- Protegge dal cancro.
- Evita l’accumulazione del grasso nel fegato.
- E’ un antinfiammatorio.
- Previene la stitichezza e la diarrea regolando i movimenti intestinali.
- Regola l’apparato digestivo.
- Agisce come tonico cardiaco.
- Protegge il sistema nervoso aiutando a combattere la depressione e l’ansietà.
- Ideale per bambini che hanno problemi di crescita.
- Fa bene alle ossa
L’orzo come dieta giornaliera
Questo ricco cereale ha una gran tradizione culinaria in molte culture. Incorporarla alla dieta giornaliera è semplice.
L’orzo, quando è in grano, si trova in commercio in queste tre forme:
- Perlato. E’ la versione più comune e comoda da utilizzare in cucina. Viene raffinato durante il processo industriale che lo rende più bianco e lucido ma perde parte delle sue proprietà nutritive.
- Integrale. Richiede un tempo di ammollo più lungo per essere cucinato ma è chiaramente più ricco di nutrienti.
- Decorticato. E’ la via di mezzo tra i precedenti descritti. Si trova soprattutto nei negozi di alimentazione biologica. Anche se meno che i chicchi integrali, mantiene più proprietà rispetto a quelli perlati.
Usi culinari dell’orzo
- Bollito. Quando è decorticato o integrale bisogna mettere l’orzo in ammollo almeno 8 ore prima, utilizzando 1 parte di cereale e 3 di acqua. Si sala e poi si cuoce dai 45 minuti all’ora e mezza. Se è perlato la cottura si aggira sui 20 minuti e non necessita dell’immersione previa. Si può addolcire con zucchero di canna e aggiungere anche limone e/o cannella. Ideale per arricchire zuppe o insalate, minestroni, tortini o da utilizzare come variante al riso.
- La sua farina si usa in panetteria sola, o mischiata con altre.
- Solubile o per moka. E’ un’ottima bevanda sostitutiva al caffè per chi lo preferisce o non tollera la caffeina.
- In fiocchi. E’ una forma facile e comoda da consumare, pronta all’uso. Si aggiungono al latte, frullati o succhi per colazioni o merende. Possono essere anche cotti per 1-5 minuti.
Curiosità del cereale
- Nella medicina tradizionale cinese si usa per curare gli epatici e trattare allergie.
- Platone credeva che aiutasse a pensare e a concentrarsi, mentre Ippocrate che aiutasse a curare malattie
- E’ il cereale più antico mietuto usato dall’uomo.
- E’ stata la base della dieta dei contadini durante il Medioevo.
- In alcuni paesi il suo consumo viene raccomandato alle donne incinta.
Foto fonte: https://pixabay.com/it/orzo-nutriente-orzo-cereali-1511196/, https://pixabay.com/it/zuppa-d-orzo-ingredienti-orzo-2854100/
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ultimo aggiornamento: 08-04-2019