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La maculopatia è una malattia degli occhi legata all’invecchiamento. Scopriamone le cause, i sintomi e le possibili cure.
Quando si parla di maculopatia si intende la malattia che porta alla progressiva riduzione della visione centrale. Questa colpisce infatti la macula che si trova al centro dell’occhio. Chiamata spesso erroneamente maculopatia retinica, questa malattia non intacca la retina ma i tessuti sui quali questa si appoggia. In ogni caso si tratta di una malattia che non andrebbe mai sottovalutata e che è importante riconoscere il prima possibile.
Cos’è la maculopatia e quali forme esistono
La prima cosa da sapere è che questa malattia si divide in due forme principali che sono la forma ereditaria e quella acquisita.
Dalla prima dipendono diverse forme di distrofie e l’edema maculare mentre la forma acquisita comprende la maculopatia miopica, il foro maculare idiopatico, l’edema maculare cistoide e la maculopatia degenerarativa che è anche la più diffusa e che si divide a sua forma in due forme che sono quella secca e atrofica (ad evoluzione lenta) e quella essudativa e umida (più rara e anche più aggressiva).
Le cause sono solitamente di tipo ereditario ma la macula dell’occhio può essere danneggiata anche dal fumo, dall’obesità, dall’eccessiva esposizione al sole e dall’ipertensione.
Andando ai sintomi, i principali sono l’abbassamento della vista, la visione di macchie grigie o di colori poco brillanti e la visione di immagini che appaiono come distorte. Infine vi è la perdita della visione centrale. In presenza di uno o più sintomi è molto importante consultare subito un oculista.
Come curare la maculopatia
Per la maculopatia la cura varia ovviamente in base alla causa e al problema scatenante.
Se nel caso di quella più grave l’unica cosa che si può fare è stabilire un approccio preventivo che si basa su un’alimentazione ricca di vitamine e Omega 3, per le altre forme ci sono diverse cure possibili.
Queste variano da quella farmacologica a quella fotodinamica. Ci sono poi la terapia con il laser e l’intervento chirurgico che, però, a causa della sua complessità è praticato solo in casi di malattia estrema. Ovviamente, il tipo di cura andrà deciso insieme al medico curante che si occuperà di valutare le opzioni migliori in base
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