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Che cos’è l’iperemia congiuntivale? E’ una malattia piuttosto comune, anche se pochi ne conoscono il nome: vediamo cause, sintomi e cura.
Anche se in molti ignorano questo disturbo, tanto che magari lo hanno sviluppato e non se ne rendono conto, l’iperemia congiuntivale è piuttosto diffusa. Colpisce la parte interna dell’occhio e causa, in primis, rossore e lacrimazione. Vediamo il motivo per cui si scatena, quali sono i sintomi e cosa fare per guarire.
Iperemia congiuntivale: sintomi e cause
L’iperemia congiuntivale è un disturbo piuttosto comune, anche se in pochi conoscono il suo nome tecnico. Come suggerisce la denominazione, colpisce l’occhio, causando lacrimazione e arrossamento. Talvolta, ai sintomi citati, si aggiungono anche gonfiore e bruciore. Prima di entrare nei dettagli, è bene sottolineare che, nella maggior parte dei casi, non si tratta di una problematica grave. L’iperemia congiuntivale ha cause diverse. Le più comuni sono:
- infiammazioni oculari, di origine batterica oppure virale;
- allergie;
- congiuntivite;
- secchezza oculare;
- corpi estranei presenti nella congiuntiva;
- affaticamento.
Per quel che riguarda i sintomi, come già anticipato, i più diffusi sono: occhi rossi, bruciore e lacrimazione. I fastidi si manifestano soprattutto al mattino appena svegli o alla sera, ma non si escludono disturbi anche durante la giornata.
Iperemia oculare: cosa fare?
In presenza di iniezione congiuntivale, altro termine tecnico per indicare l’iperemia, sarà il medico a decidere la cura più adatta. Nella maggior parte dei casi, la problematica scomparirà dopo uno/due giorni, con un po’ di semplice riposo. In alcune situazioni, invece, sarà necessario l’aiuto di un collirio decongestionante oppure di lacrime artificiali. Ricordate che se gli occhi sono rossi in seguito ad un incidente domestico o a causa di un corpo estraneo, è bene chiedere immediatamente il parere di uno specialista.
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ultimo aggiornamento: 22-08-2022