L’insufficienza venosa è un disturbo circolatorio che consiste nella difficoltà del sangue a risalire verso il cuore; chi soffre di questo disturbo può accusare gonfiore e pesantezza alle gambe e presenta spesso varici o disturbi più gravi, come trombi e ulcere.

Giacché le complicazioni possono essere anche molto serie, è importante che chi presenta una predisposizione all’insorgenza della patologia o mostra i primi sintomi del problema, oltre a rivolgersi al proprio medico di base, metta in atto qualche strategia per ridurre i sintomi e tenere a bada il problema; è ad esempio possibile abbinare all’assunzione di farmaci per insufficienza venosa arti inferiori, sotto consiglio del proprio medico, alcuni esercizi mirati in grado di donare benessere a gambe e caviglie.

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Insufficienza venosa: di cosa si tratta

Le vene svolgono un importante ruolo per il benessere dell’organismo; mentre le arterie si occupano di trasportare il sangue ricco di ossigeno dal cuore verso la periferia del corpo, raggiungendo tutti gli organi, le vene svolgono un ruolo complementare, ossia riportano il sangue, ormai carico di scorie, verso il cuore, per ossigenarlo e rimetterlo in circolo. In alcuni casi però non tutto va come dovrebbe.

Può capitare infatti che le pareti delle vene perdano tonicità oppure che le valvole, le quali dovrebbero evitare che il sangue torni indietro, non funzionino più in modo corretto; in entrambi i casi, il sangue non riuscirà a risalire e si depositerà nelle vene delle gambe, dando origine all’insufficienza venosa.

Come si manifesta

L’insufficienza venosa può presentare vari livelli di gravità e, di conseguenza, una vasta gamma di sintomi. Quando il problema è di lieve entità il soggetto colpito può avvertire un senso di pesantezza alle gambe, associato a gonfiore, il quale può interessare anche le caviglie e i piedi, e dolore.

A mano a mano che il problema peggiora, si possono presentare varici, formicolii e prurito, fino alla comparsa di zone della pelle iperpigmentate dall’aspetto livido e di ulcere, causate dalla mancanza di ossigenazione e nutrimento dei tessuti. Per finire, si può avere la formazione di trombi venosi.

Insufficienza venosa: chi colpisce

L’insufficienza venosa può colpire entrambi i sessi e a qualsiasi età, ma è più diffusa fra le donne con più di 50 anni.

Tra i fattori che possono favorire l’insorgenza del problema vi sono:

  • la mancanza di movimento
  • il trascorrere molte ore in piedi
  • l’obesità
  • le gravidanze
  • il fumo
  • la predisposizione famigliare.

Anche il normale processo di invecchiamento delle vene può causare un indebolimento della struttura, con conseguente sviluppo di insufficienza venosa. In alcuni casi, alla base del problema vi è una pregressa trombosi venosa profonda.

Cosa fare se si teme di soffrire di insufficienza venosa

L’insufficienza venosa è una patologia seria che deve essere affrontata il prima possibile al fine di evitare peggioramenti e complicazioni. Per trovare un rimedio, è assolutamente sconsigliabile il fai da te; utile invece rivolgersi il prima possibile al proprio medico curante, il quale saprà indicare gli esami a cui sottoporsi per scoprire se si soffre effettivamente di questo problema. In seconda battuta, una volta ottenuta una diagnosi certa, sarà sempre il medico a stabilire la cura più adatta.

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ultimo aggiornamento: 11-10-2022


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