Il Codacons lancia l’allarme: bisogna fare attenzione alle infezioni alimentari anche in estate, quando vorremmo abbassare la guardia

Solo perchè è estate non significa che dobbiamo prestare meno attenzione ai cibi conservati male, agli alimenti e bevande scadute, e all’igiene negli esercizi pubblici. I disturbi gastrointestinali causati da alimenti contaminati, le cosiddette infezioni alimentari proprio in questo periodo si triplicano. L’avvertimento arriva dal Segretario Nazionale del Codacons Francesco Tanasi che stila un decalogo per guidare i consumatori ad evitare i rischi di infezioni alimentari.

Un decalogo elementare ma che può fare la differenza

Innanzitutto, al ristorante è bene diffidare dei carrelli con cibi freddi. Questi ultimi vengono conservati a lungo a temperatura ambiente, un comportamento che mette a rischio gelatine, creme, e salse varie.

Un occhio di riguardo va prestato anche all’aspetto. Bisogna sempre controllare che non ci sia brina all’esterno delle confezioni surgelate, o che le varie confezioni che acquistate non presentino rigonfiamenti. Sono tutte indicazioni di un cattivo mantenimento.

Anche l’acqua e le bibite non vanno sottovalutate: non bisogna acquistare bottiglie d’acqua o bibite lasciate sotto i raggi del sole. Tenete a mente inoltre che anche queste ultime hanno una scadenza, che va sempre controllata.

Pesce e frutti di mare sono alimenti molto a rischio. Evitate fermamente quelli di dubbia provenienza e prendete cozze e vongole solo se contenute in confezioni sigillate e avvolte da una retina di plastica e con un’etichetta che ne indica peso e scadenza.

Non acquistate mai prodotti nei bar se il congelatore è stracolmo di roba: oltre un certo carico la conservazione non è più ottimale.

Non lasciate mai che il negoziante tocchi il vostro cibo con le mani, soprattutto se è lo stesso che serve i clienti sta anche alla cassa.

Infine, controllate sempre la data di scadenza di tutti gli alimenti.

Riproduzione riservata © 2024 - NB

ultimo aggiornamento: 15-07-2016


5 rimedi contro il caldo

Latte: collegato a fratture e elevata mortalità?