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La salmonella è un batterio molto pericoloso per la nostra salute, spesso causa di infezioni alimentari anche molto gravi. Scopriamo qualcosa in più.
Con l’alimentazione si possono trasmettere pericolosi microrganismi che inficiano la nostra salute. Uno dei batteri più diffusi, che sono la causa di circa la metà dei casi di infezioni alimentari, è la salmonella. Si tratta di un microrganismo esistente in moltissimi ceppi, alcuni dei quali sono responsabili del tifo addominale. La salmonellosi è provocata da alcuni particolari tipi di batterio e si trasmette prevalentemente mediante cibi contaminati.
Come si prende la salmonella?
L’infezione può essere contratta bevendo acqua contaminata o mangiando cibi su cui la salmonella ha proliferato. La colonizzazione sugli alimenti avviene principalmente durante la loro produzione o la cottura, a causa di una manipolazione errata.
Tra i cibi maggiormente a rischio ci sono le uova crude e i loro derivati, il latte crudo, la carne, la frutta e la verdura. Attenzione anche agli utensili con cui si procede alla preparazione degli alimenti: spesso la salmonellosi si diffonde a causa della contaminazione delle superfici e dei coltelli, per questo è importante seguire piccole regole di igiene in cucina.
La salmonellosi ha un periodo di incubazione che varia dalle 6 alle 72 ore. Una volta comparsi i sintomi, l’infezione si protrae fino ad una settimana e nella maggior parte dei casi si risolve spontaneamente, senza bisogno di assumere farmaci o di ricovero in ospedale.
I sintomi della salmonellosi
L’infezione da salmonella si manifesta principalmente con febbre e con sintomi gastrointestinali, tra i quali nausea, vomito, diarrea e dolori addominali. I disturbi possono variare di intensità, ma spesso non richiedono l’intervento del medico.
Nei casi più seri, possono presentarsi sintomi extraintestinali: infezione diffusa, eruzione cutanea, problemi respiratori. Queste complicazioni si verificano soprattutto nei soggetti più deboli – neonati, persone anziane, soggetti con un deficit del sistema immunitario.
Prevenzione della salmonellosi
Come abbiamo già detto, questa infezione regredisce spontaneamente e solo nei casi più seri è necessario ricorrere al ricovero ospedaliero. Gli antibiotici sono sconsigliati, a meno che non siano assolutamente necessari, perché possono indurre resistenza alla salmonella. L’unico consiglio è tenersi idratati per reintrodurre i liquidi persi con vomito e diarrea.
Molto importante è invece prevenire la malattia. Ci sono alcuni accorgimenti che possono ridurre il rischio di contrarre questa tossinfezione alimentare. Lava con attenzione frutta e verdura, non utilizzare gli stessi utensili per preparare alimenti crudi e, successivamente, quelli cotti, igienizza tutte le superfici che possono essere contaminate.
Fai attenzione alle uova, il cui guscio è spesso colonizzato da salmonella: meglio consumarle ben cotte. Stesso accorgimento per la carne e, in generale, per tutti gli alimenti di origine animale. La salmonella è sensibile alla temperatura, quindi la cottura riduce notevolmente il rischio di contrarre una pericolosa infezione.
Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/salmonella-batteri-macro-549608/ , https://pixabay.com/it/photos/uova-marrone-prima-colazione-3217675/
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ultimo aggiornamento: 18-10-2019