Una tra le intossicazioni alimentari più diffuse c’è la campylobatteriosi, scatenata dal batterio conosciuto come Capylobacter: ecco come si manifesta.

La campylobatteriosi è una malattia infettiva scatenata da un agente patogeno molto diffuso principalmente nella carne cruda, il Campylobacter. Questo batterio vive nel tratto intestinale di diversi animali, quindi le loro feci possono contaminare il terreno e l’acqua con cui vengono a contatto. Gli uomini spesso contraggono questa tossinfezione con il consumo di acqua e latte contaminato o mangiando prodotti crudi. Scopriamo insieme quali sono i sintomi di questa malattia e come si previene.

Campylobatteriosi: cause, sintomi e durata

L’infezione da Campylobacter è causata dal consumo di acque contaminate e di cibi crudi che sono stati a contatto con questo batterio. In alcuni casi anche il latte può essere strumento di trasmissione del Campylobacter: in questo caso la pastorizzazione è la tecnica migliore per evitare la diffusione della tossina alimentare.

Campylobacter
Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/batteri-medico-biologia-salute-3658992/

Il pollame è uno dei principali serbatoi di questo batterio, e le sue carni vanno maneggiate con attenzione e cotte scrupolosamente. Anche le frattaglie degli animali vanno mangiate solo dopo la loro cottura, per ridurre al minimo il rischio di campylobatteriosi.

I sintomi del Campyobacter riguardano principalmente il tratto gastrointestinale: dolori addominali, nausea, vomito e diarrea, accompagnati da febbre. La malattia si protrae per un periodo che può arrivare ad una settimana.

La terapia contro il Campylobacter

In generale, l’antibiotico non è particolarmente utile in caso di moderata infezione da Campylobacter. Tuttavia, può essere importante seguire una terapia antibiotica se i sintomi sono particolarmente gravi oppure se il paziente ha il sistema immunitario piuttosto debole – bambini, anziani, donne in gravidanza, persone con altre malattie.

Ciò che più conta è la reidratazione, in caso di diarrea o di vomito: il medico può consigliare particolari soluzioni saline che si trovano in farmacia, oppure semplicemente di bere molta acqua a piccoli sorsi. Se la situazione è particolarmente seria, potrà essere necessaria la somministrazione di liquidi per via endovenosa.

Come prevenire la campylobatteriosi

È importante seguire alcuni semplici consigli per evitare di contrarre questa tossinfezione alimentare. Innanzitutto, è fondamentale l’igiene in cucina: pulisci sempre tutti gli utensili che vengono a contatto con la carne cruda e non riutilizzarli per toccare la carne cotta. Dopo aver maneggiato prodotti freschi, ricorda di lavarti bene le mani.

Fai infine attenzione a cuocere bene la carne e i suoi derivati.

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ultimo aggiornamento: 21-09-2019


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