
Ogni anno, milioni di persone si trovano a fronteggiare il problema del sovrappeso e dell’obesità, spingendosi a intraprendere diete ipocaloriche, spesso in modalità “fai da te”, specialmente nei mesi che precedono l’estate. Le aspettative di chi decide di seguire un regime alimentare restrittivo sono elevate, con la speranza di ottenere risultati rapidi e significativi nella perdita di peso. Tuttavia, studi clinici condotti negli ultimi quarant’anni dimostrano che le diete autogestite portano a una diminuzione temporanea del peso, ma alla lunga possono contribuire a un aumento dello stesso.
Diete fai da te e salute psicologica
Le diete fai da te non si limitano a influenzare il peso corporeo; possono anche avere un impatto negativo sulla salute psicologica. In alcuni casi, queste pratiche alimentari possono diventare un fattore che, combinato con altri elementi, porta a Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA). Mettersi a dieta senza le giuste competenze e in totale autonomia può innescare la “restrizione dietetica cognitiva”, una condizione in cui l’individuo esercita un costante controllo sull’assunzione di cibo, con conseguenze potenzialmente dannose.
Circolo vizioso della restrizione dietetica
La restrizione dietetica cognitiva crea un circolo vizioso che non porta a una reale limitazione calorica, ma piuttosto a un’ossessione per il cibo e il peso. Ricerche cliniche hanno dimostrato che questa condizione può aumentare i livelli di craving, spingendo le persone verso un’alimentazione emotiva e provocando emozioni negative. Questi aspetti rappresentano un rischio significativo per il benessere psicofisico degli individui.
Importanza del supporto professionale
Per chi desidera dimagrire in modo sano e sostenibile, è fondamentale rivolgersi a professionisti esperti. Una prima valutazione da parte di un medico di medicina generale può indirizzare verso il team di specialisti più adatto per fornire un supporto efficace. È stato dimostrato che un approccio integrato e multidisciplinare, che coinvolge diversi esperti, produce i migliori risultati nel processo di dimagrimento.
Programma alimentare co-guidato
Un programma alimentare co-guidato, che combina consulenze nutrizionali, supporto psicologico e piani di esercizio fisico, affronta la perdita di peso da più angolazioni. Esiste un crescente consenso sul fatto che tale approccio non solo favorisca il dimagrimento, ma migliori anche la salute mentale. La presenza di uno psicologo, accanto a un nutrizionista, offre un supporto prezioso per affrontare questioni legate all’immagine corporea, all’ansia e alla depressione, tutte influenze significative sul rapporto con il cibo.
Strategie per gestire lo stress
Collaborare con un professionista della salute mentale può aiutare a sviluppare strategie per gestire lo stress, migliorare l’autostima e mantenere alta la motivazione durante il percorso di dimagrimento. Inoltre, l’inserimento di un’attività sportiva personalizzata, progettata da un esperto, non solo stimola il metabolismo e contribuisce al raggiungimento degli obiettivi di perdita di peso, ma aiuta anche a rassodare la massa muscolare e incrementa i livelli di endorfine, neurotrasmettitori noti per le loro proprietà antidepressivi naturali.
Approccio olistico alla gestione del peso
Sara Rosa, psicologa e psicoterapeuta, sottolinea l’importanza di un approccio olistico e professionale nella gestione del peso, evidenziando la necessità di un supporto adeguato per affrontare le sfide legate all’alimentazione e alla salute mentale.