Sommario articolo
Da quando i massicci movimenti di legalizzazione e depenalizzazione in tutto il mondo, inclusi Paesi Bassi, Stati Uniti, Uruguay, Spagna, Repubblica Ceca e Canada, hanno iniziato a regolamentare il settore della cannabis, ora abbiamo una rinascita della ricerca attiva sui benefici derivanti dai suoi principi attivi.
La sostanza chimica più interessante della pianta di cannabis fino ad oggi è il CBD che oltre ai suoi innumerevoli benefici per il pubblico in generale, ha vantaggi specifici anche per gli anziani.
Intendiamo esplorare questo aspetto dell’uso del CBD da questa prospettiva e scoprire come aiuta gli anziani a gestire i problemi di salute legati all’età, grazie ai suoi benefici che un giorno potrebbero essere sfruttati in campo medico.
Problemi di insonnia e sonno irrequieto
Si stima che circa il 50% della popolazione anziana soffra di disturbi del sonno. È un numero sorprendente, anche perché i problemi come l’insonnia possono causare un ulteriore deterioramento della salute a lungo termine.
Il CBD è un principio attivo naturale della pianta di cannabis, ormai presente in molte varietà di prodotti che non sono farmaci. Questo principio attivo in campo medico potrebbe essere un’ottima alternativa ai farmaci, in quanto non ha un elenco di potenziali effetti collaterali, e poi è una sostanza naturale che non ha effetti psicoattivi.
Se molti farmaci lavorano come sedativi, non eliminando le cause che influiscono sul problema del sonno, le proprietà del CBD possono riequilibrare a monte il ciclo del sonno così come dovrebbe essere in natura.
Il CBD, quindi, può migliorare la qualità del sonno, come dimostra questa ricerca, garantendo minor tempo per addormentarsi, migliorando l’intensità del sonno e riducendo i fattori che potrebbero alterarlo.
È importante distinguere i prodotti CBD che agiscono su problematiche salutari più gravi, da quelli che si occupano di alleviare sintomi lievi, i quali si possono trovare in negozi online come CBDMania, il quale dispone di una vasta gamma di prodotti a base di CBD.
Problemi di dolore cronico
Sappiamo tutti che con l’avanzare dell’età la possibilità di sviluppare dolori cronici è alta. Questo succede per diversi fattori, e il dolore varia in diversi punti del corpo come le ginocchia, la schiena, l’emicrania, ecc, ma la maggior parte di essi può essere alleviata grazie all’uso del CBD.
Questo tipo di dolore risulta resistente a molti trattamenti medici e anche farmacologici. Il dolore cronico produce effetti negativi specialmente sulla sfera psichica causando anche depressione, rabbia e ansia.
Il dolore cronico, in particolare quello di tipo neuropatico, è difficile da trattare ed è particolarmente debilitante. Nell’ultimo decennio sono stati sviluppati nuovi approcci per il controllo del dolore, e particolare attenzione è stata posta sugli adiuvanti degli analgesici, i quali continuano a destare molto interesse in campo scientifico.
Il ruolo della cannabis e dei suoi componenti, chiamati fitocannabinoidi, come adiuvanti nel trattamento del dolore cronico, è stato oggetto di diversi studi sia preclinici che clinici.
Il morbo di Alzheimer
Come molti di voi sanno, il morbo di Alzheimer è una forma particolarmente viziosa di deterioramento delle cellule cerebrali. Nello studio del 2016 del Salk Institute della California, si sono ottenuti risultati che mostrano un impatto positivo del CBD sul trattamento della malattia.
Ci sono alcuni motivi noti per cui la malattia si sviluppa. I motivi principali sono l’infiammazione, il declino delle cellule cerebrali e l’accumulo di ossigeno, e il CBD ha notevoli capacità antinfiammatorie ed effetti antiossidanti.
Demenza
Questa è un’altra malattia mentale che può essere gestita usando il CBD. Esistono tre varianti di demenza che il CBD può aiutare a trattare o gestire:
- Demenza vascolare;
- Demenza frontotemporale;
- Demenza con corpi di Lewy.
Ci sono altre malattie che influenzano la mente e il CBD può aiutare, come il morbo di Parkinson e il morbo di Huntington.
Tutte queste malattie sono molto più comuni tra gli anziani, e il CBD secondo diversi studi, dovrebbe essere un’opzione naturale ideale sia come cura che come prevenzione.
Tuttavia, prima di tentare il trattamento, è opportuno sempre consultare il proprio medico. L’automedicazione non è una buona idea, per questo si ha bisogno di assistenza professionale quando si ha a che fare con malattie complesse come queste.
Salute delle ossa
Una delle cause più comuni di dolore cronico per gli anziani è l’osteoporosi. Gli anziani hanno una probabilità molto maggiore di rompersi un osso, a causa di piccoli incidenti, perché la loro struttura ossea diventa più fragile con il passare degli anni. In casi estremi, anche piccoli colpi possono causare la rottura di arti, dita e altre lesioni.
Il CBD è utile per la sensazione di dolore o fastidio che può provocare una malattia ossea come l’osteoporosi. Grazie alla sua azione il CBD è in grado di dare sollievo da una condizione di dolore cronico.
Conclusione
Come si è visto, ci sono molti modi in cui gli anziani possono trarre vantaggio grazie all’uso del CBD. Questo non è un elenco completo se consideriamo i diversi studi in corso sul CBD e sui suoi benefici.
Siamo ancora lontani dal conoscere tutti i potenziali benefici e andremo a conoscerne altri, grazie ai sempre più numerosi studi.
Ciò che diventa importante sottolineare, è che il CBD potrebbe essere una soluzione importante nel campo medico, poiché ci sono tanti punti a favore che indicano che è un’ottima soluzione per alcuni problemi (molti dei quali sono stati indicati in questo articolo).
Inoltre, i vantaggi che il CBD ha rispetto ad altri trattamenti, è dato dal fatto che ha pochissimi effetti collaterali, specialmente quelli negativi. L’esposizione a lungo termine a vari farmaci può causare problemi di salute, mentre non ci sono effetti collaterali pericolosi nell’uso del CBD.
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