Si chiama giradito, anche se il termine giusto è patereccio, ed è un’infiammazione che colpisce le dita della mano e raramente quelle dei piedi.

Il giradito è un’infiammazione batterica che non va mai sottovalutata, che nel campo scientifico è nota con il termine patereccio. Colpisce le dita delle mani, più raramente quelle dei piedi, ed è causata da un germe, molto spesso lo stafilococco, che si insidia nell’epidermide attraverso una scheggia o una ferita. Le persone più colpite sono quelle che si rosicchiano le unghie e le pellicine, ovvero coloro che soffrono di onicofagia.

Giradito: sintomi del patereccio

Come si riconosce il giradito? Questa infiammazione si manifesta in modo piuttosto chiaro. Rossore, edema e bruciore sono i primi campanelli d’allarme che riguardano questa irritazione cutanea.

Il secondo step prevede la comparsa del pus e, se non curata, si avvertono forti pulsazioni, si ha la febbre fino a che i batteri non colpiscono anche articolazioni, tendini e ossa.

Giradito mani
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In questo caso è bene riconoscere che ci sono due tipi di giradito: superficiale, che sfocia al massimo nella febbre. Quando si trascura quello superficiale o se il germe si inserisce nella guaina dei flessori delle dita, si parla di giradito profondo. Questo può provocare artrite, tendinite e osteite.

Come curare il giradito?

Nel caso di infiammazione superficiale spesso basta provare con degli impacchi di acqua calda e sale, da effettuare tre volte al giorno. Questa soluzione dovrebbe placare l’arrossamento.

Nel caso in cui non dovesse bastare, bisogna contattare il medico, che suggerirà di applicare degli antisettici o di seguire una cura antibiotica.

Ci sono anche dei rimedi naturali che è possibile prendere in considerazione. Uno dei più rapidi e semplici è quello che prevede l’applicazione della la malva direttamente sull’infiammazione.

Per guarire il giradito profondo è necessario intervenire chirurgicamente, perché molto spesso l’antibiotico non basta. Per evitare la comparsa del patereccio, prestate sempre molta attenzione alla pulizia delle mani e, se necessario, placate il vostro istinto di onicofagia.

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ultimo aggiornamento: 20-04-2019


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