Alcune ricerche hanno dimostrato che una dieta ricca di additivi alimentari quali i fosfati è correlata ad un aumento della sedentarietà.

Sono tantissimi i cibi che contengono additivi alimentari: vengono utilizzati come coloranti, per addensare, per dolcificare, per conservare e molto altro. Tra i più famosi c’è sicuramente il fosfato, ovvero lo ione del fosforo. Questo elemento trova ampio utilizzo nell’industria alimentare, ma è anche presente in natura in molti cibi.

Ma quali sono i rischi di un’elevata assunzione di fosfati? Uno studio ha dimostrato che possono essere questi additivi i responsabili di un’eccessiva pigrizia.

Additivi alimentari, i rischi

Come abbiamo accennato sopra, gli additivi alimentari sono sostanze comunemente usate per la preparazione e la conservazione dei cibi. In particolare, i fosfati servono per la conservazione di prodotti quali la carne e gli insaccati, o per la lievitazione chimica di prodotti da forno.

Ma quali sono i rischi dei fosfati? Assumerne una quantità eccessiva, come è stato dimostrato da diversi studi in passato, è pericoloso solo per chi soffre di problemi renali cronici. Infatti sono i reni i deputati a smaltire i fosfati in eccesso, e in caso di malfunzionamento non riescono a compiere il loro dovere.

Fosfati e sedentarietà

Di recente, però, ulteriori studi hanno scoperto che gli additivi alimentari possono essere responsabili di un aumento della sedentarietà nella popolazione. Una ricerca condotta da Wanpen Vongpatanasin, della UT Southwestern Medical Center di Dallas, ha studiato gli effetti di un abuso di fosfati.

Fosfati
Fonte foto: https://pixabay.com/it/additivi-alimentari-medicina-pillole-505124/

Le prime analisi le hanno condotte sulle cavie. Somministrando ad alcuni di loro una dieta particolarmente ricca di additivi, i topolini hanno iniziato a mostrare una ridotta energia muscolare dopo 12 settimane. Il gruppo che ha consumato più fosfati ha inoltre bruciato meno grassi e ha presentato modifiche ai geni che rilevano per il metabolismo dei muscoli.

Successivamente, i ricercatori hanno condotto delle analisi anche sugli uomini. Un campione di 1603 persone in perfetta salute ha dato risultati simili a quelli delle cavie. Chi aveva una concentrazione maggiore di fosfati nel sangue conduceva anche una vita più sedentaria.

Dove si trovano i fosfati

Da questi primi studi, si può ricavare l’importanza di monitorare l’assunzione di fosfati mediante la nostra dieta. Ad essere sotto accusa sono principalmente quelli utilizzati dall’industria alimentare, visto che quelli presenti naturalmente nei cibi hanno un grado di assorbimento minore.

A quali alimenti dobbiamo dunque fare attenzione?

Gli additivi alimentari si trovano principalmente nei prodotti confezionati (cibi pronti surgelati, prodotti da forno, gelati), nelle carni lavorate (wurstel, salsicce), nei salumi, nei formaggi e nelle bibite. Il fabbisogno quotidiano di un uomo non supera i 700 milligrammi, mentre la maggior parte della popolazione ne assume una quota 3 o 4 volte superiore.

Fonte foto: https://pixabay.com/it/additivi-alimentari-medicina-pillole-505124/

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ultimo aggiornamento: 28-02-2019


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