Benessere
È un portentoso rimedio naturale per la cellulite: le proprietà dell’escina
Sommario articolo
L’escina è una sostanza estratta dalla corteccia e dai semi dell’ippocastano, e possiede numerose virtù benefiche per la nostra salute.
Sebbene il suo nome non sia molto noto, l’escina è una sostanza molto utilizzata in fitoterapia e nella cosmesi, grazie alle sue proprietà per la nostra salute. È particolarmente utile per il sistema cardio-circolatorio e possiede spiccate virtù terapeutiche contro cellulite ed emorroidi. Scopriamo tutte le proprietà di questa sostanza miracolosa.
Le proprietà dell’escina
La sua azione antinfiammatoria, derivata dalla presenza dell’elucoside, combinata alle proprietà vasoprotettrici e vasocostrittrici rendono l’escina un ottimo rimedio naturale per i problemi di natura circolatoria. Ad esempio trova ampio impiego nel trattamento dei ristagni linfatici e nel combattere la fragilità dei capillari.
Inoltre viene usata per combattere le emorroidi, ma anche in presenza di varici e di sindrome postflebitica. Per uso esterno, l’escina è utile contro gli ematomi, le contusioni e le ecchimosi, per gli edemi e le vene varicose. In caso di insufficienza venosa cronica, può infine ridurre il ristagno ematico e favorire il ritorno di sangue al cuore.
L’escina contro la cellulite
Sotto forma di crema per le gambe, l’escina è presente in molti rimedi contro la cellulite. La sua azione antiossidante, svolta dalla quercitina e da altre sostanze che combattono i radicali liberi, si somma all’azione lipolitica che aiuta a sciogliere i grassi, favorendo l’eliminazione dei liquidi e della ritenzione idrica.
Inoltre riattiva la circolazione e migliora la resistenza dei capillari, cosa molto importante per chi deve risolvere problemi di cellulite. Questo prodotto svolge anche altre importanti azioni: allevia il gonfiore e la sensazione di stanchezza alle gambe e sostiene la contrattilità venosa.
Le controindicazioni dell’escina
Questa sostanza non dovrebbe essere utilizzata da chi soffre di problemi quali insufficienza renale o nefropatie. È infatti stato dimostrato che il suo utilizzo nel lungo periodo può provocare danni al glomerulo (la fitta rete di capillari dei reni) e al tubulo renale.
Bisogna inoltre prestare attenzione ad eventuali reazioni allergiche al suo principio attivo. Si possono infatti manifestare disturbi della cute quali prurito, rash cutaneo, dermatite ed eritema. In alcuni casi, sono stati descritti anche lievi disturbi digestivi (nausea, vomito e diarrea) e vertigini.