Benessere

Emoglobina bassa in gravidanza: tutto quel che c’è da sapere

L’emoglobina bassa in gravidanza è un problema piuttosto comune e che è necessario riconoscere e prendere per tempo. Ecco cosa sapere.

Quando si parla di emoglobina bassa in gravidanza si intende un valore più basso rispetto al solito e che può essere causa della così detta anemia in gravidanza.
Ciò avviene spesso per via dell’aumento del volume ematico che avviene naturalmente nella donna in dolce attesa e che può portare all’emodiluizione. Situazione in cui i globuli rossi appaiono più diluiti portando all’abbassamento dell’emoglobina. Per verificarla basta un semplice esame del sangue in cui la presenza di globuli bassi in gravidanza può fungere da campanello d’allarme, portando così ad ulteriori controlli.

Eritrociti bassi in gravidanza: come agire

In genere, quando gli eritrociti (globuli rossi) risultano bassi, possono esserci delle carenze che è molto importante riconoscere e tenere sotto controllo.

prelievo donna incinta

Un ematocrito basso in gravidanza, infatti, è spesso indice di un’anemia che può dipendere da diversi fattori. Tra questi ci sono la siredemia bassa in gravidanza e la carenza di vitamina B12.
Un problema che può essere considerato fisiologico ma che se peggiora va assolutamente affrontato. Per questo motivo, quando i valori non corrispondono alla norma, il medico può richiedere esami del sangue più frequenti al fine di tenere sotto stretto controllo la situazione.

Come agire contro il ferro basso in gravidanza

Un’anemia in gravidanza se non più fisiologica può portare a diverse complicazioni. Per questo motivo, è molto importante intervenire nel modo corretto.

Per farlo, il medico può inizialmente consigliare un’alimentazione più ricca di ferro, suggerendo il consumo di tuorli, carni e verdure come spinaci e biete da assumere sempre in concomitanza di frutti e alimenti ricchi di vitamina C. A ciò può aggiungere anche la prescrizione di alcuni integratori.

Davanti ad una vera e propria anemia, però, di solito vengono prescritte terapie a base di ferro. Ciò viene fatto in modo da dare le giuste scorte all’organismo che in stato di gravidanza ne ha maggiormente bisogno. Senza la giusta quantità di ferro, infatti, il rischio è quello di far mancare la giusta quantità di nutrimento e di ossigeno al bambino, comportando possibili problemi anche alla madre che potrebbe iniziare a sentirsi sempre più stanca e priva di forze.

Danila Franzone

Copywriter e amante della scrittura in ogni sua forma. Tra i suoi tanti interessi c'è da sempre quello della ricerca del benessere che persegue attraverso la sana alimentazione e le proprietà degli alimenti.

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