Emicrania
Sommario articolo
L’emicrania è un problema che affligge milioni di persone in tutto il mondo, e il dolore può essere così forte da risultare invalidante. Alla base di questa patologia ci sono fattori genetici, ma è stato ampiamente dimostrato come ci siano fattori di rischio che aumentano le possibilità di incorrere in un doloroso attacco di emicrania.
L’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nel prevenire e nel combattere il mal di testa, quantomeno nei soggetti predisposti. Ma individuare i cibi che possono scatenare l’emicrania non è così facile come potrebbe sembrare. Non esiste infatti una lista valida per tutti coloro che soffrono di questo problema. Vediamo di fare chiarezza.
Ci sono alimenti che, per i loro effetti sull’organismo, possono provocare mal di testa o peggiorarne i sintomi. Ma quali sono questi cibi da evitare per l’emicrania? In particolare, i prodotti sotto accusa sono quelli contenenti determinate sostanze che agiscono sul sistema cardiovascolare.
Ad esempio la tiramina è un potente vasocostrittore e aumenta il battito cardiaco, quindi può provocare un attacco di mal di testa. Cibi che ne sono ricchi sono i formaggi stagionati, i salumi e gli insaccati, il pesce (in particolare il tonno e le sardine), il vino rosso e la birra.
La feniletilamina invece stimola la produzione di noradrenalina, che aumenta la pressione del sangue e può scatenare l’emicrania. Dunque bisognerebbe fare attenzione al cioccolato e ad alcuni tipi di frutta, come i lamponi e gli agrumi. L’istamina, una sostanza che rilascia adrenalina e noradrenalina, si trova invece nelle carni rosse, nel lievito, in pesci e molluschi e in alcune verdure – spinaci, pomodori e crauti.
Come abbiamo visto, sono davvero tanti gli alimenti che possono dare vita ad un attacco emicranico. Ma non è detto che tutti questi cibi siano responsabili del problema. Ognuno di noi è differente e reagisce in modo diverso alle sostanze con cui viene a contatto. Senza contare che ogni tipo di mal di testa è a sé e può rispondere a determinati cibi o non subirne alcun effetto.
Il modo migliore per stabilire quali siano i prodotti da evitare consiste nel fare degli esperimenti mirati. Prova ad eliminare un solo cibo alla volta per almeno una settimana e verifica se ci sono cambiamenti nella sintomatologia. In caso negativo, puoi reintrodurre quel determinato alimento nella tua dieta e procedere con l’eliminazione di qualcosa di diverso.
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