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Il disturbo bipolare, è ancora oggi poco conosciuto. Scopriamo come riconoscerlo, quali sono i sintomi e le possibili cure.
Quando si parla di disturbo bipolare si intende un particolare disturbo dell’umore che può manifestarsi in modo più o meno evidente ma che, in ogni caso, necessita delle giuste cure.
Un tempo noto anche come sindrome maniaco depressiva, il disturbo bipolare porta chi ne soffre ad avere diversi cambiamenti di umore nell’arco di una sola giornata.
Si passa, quindi, da momenti di eccitazione totale ad altri di depressione. Il tutto con una sintomatologia che varia di entità in base al tipo di problematica di cui si soffre.
Del disturbo bipolare esistono infatti diversi tipi. Scopriamo, quindi, tutto quel che c’è da sapere su questa importante patologia.
Disturbo bipolare: cos’è e quanti tipi ce ne sono
Il disturbo bipolare rientra tra le patologie psichiatriche di tipo complesso.
Spesso ereditario, necessita di accurate cure senza le quali può diventare altamente invalidante.
Caratterizzato da un alternarsi di episodi maniacali e di periodi depressivi, porta chi ne soffre a non capire di avere in atto un problema e ad agire anche in modo pericoloso per la propria salute. Durante i periodi maniacali, ad esempio, si ha un aumento dell’autostima che può far perdere la percezione di un effettivo pericolo.
Come già accennato, sebbene alla base ci sia una variazione dell’umore, il disturbo bipolare si suddivide in diversi tipi che hanno sintomi ed entità diverse e che, pertanto, portano ad approcci terapeuti diversi tra loro.
Il disturbo bipolare I, ad esempio, è caratterizzato da anche un solo sintomo tipo di episodio maniacale.
Quello di tipo II viene definito tale quando ci sono almeno un episodio di tipo ipomaniacale ed un episodio di depressione.
Esiste poi il disturbo bipolare ciclotimico caratterizzato da instabilità dell’umore con sintomi ipomaniacali e depressivi.
Va inoltre ricordato che in alcuni casi può presentarsi un disturbo bipolare dopo l’assunzione di farmaci e quindi senza l’effettiva presenza della patologia.
Sintomi del bipolarismo
Inizialmente, riconoscere il disturbo bipolare può essere difficile per via dell’alternarsi dei sintomi che richiede, quindi, un’anamnesi accurata e prolungata.
Se si parla del periodo maniacale, ad esempio, questo dura in genere dai 7 ai 10 giorni e porta sintomi come la difficoltà nel dormire, l’iperattività, l’aumento dell’autostima, l’umore esageratamente positivo, la logorrea, la mancanza di concentrazione, il troppo bisogno di fare e, in alcuni casi, dei veri e propri sintomi psicotici.
Il periodo ipomaniacale, dura dai 3 ai 4 giorni e solitamente più gestibile e denota irritabilità a cui si associano alcuni dei sintomi del periodo maniacale ma in forma lieve e senza la presenza di quelli psicotici. Il periodo depressivo è dato da un’alternanza di manie ad una vera e propria depressione che porta alla necessità di dormire, ad un’alimentazione sregolata, alla perdita di interesse verso il mondo esterno, alla riduzione delle attività quotidiane e ad un continuo bisogno di dormire.
La depressione è una delle fasi più pericolose per chi soffre di disturbo bipolare in quanto arriva solitamente in modo molto grave e può portare anche ad atti esrtemi.
Quali sono le cure per il disturbo bipolare
Per poter curare al meglio il disturbo bipolare è necessario prima di tutto riconoscerlo in base alle tipologie già descritte. La cura è per lo più incentrata sui farmaci che servono a stabilizzare l’umore e a cui si associano anche degli antidepressivi. Questi andranno alternati e cambiati in base alle varie fasi, motivo per cui il paziente dovrà essere seguito in modo costante e attento dal medico.
È inoltre utile affiancare al tutto anche delle sedute di psicoterapia che si rivelano indispensabili sia per affrontare al meglio le varie fasi che per convivere con la patologia. Sempre grazie alla psicoterapia chi soffre di disturbo bipolare può acquisire delle competenze utili come quella di imparare a riconoscere la comparsa della varie fasi, assumere i farmaci in modo costante e lavorare al meglio sui sintomi per migliorarli nel tempo.
Se ben seguita questa patologia può essere associata ad uno stile di vita sano e gratificante. A patto, però, che non si interrompano mai le cure e che ci si affidi sempre ai consigli dell’esperto.
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ultimo aggiornamento: 31-03-2023