La dipendenza da alimenti dolci e zuccheri potrebbe essere curabile: un nuovo farmaco potrebbe risolvere moltissimi problemi tra cui l’obesità

I farmaci al giorno d’oggi già curano la dipendenza da nicotina. La nuova ipotesi è quella che con lo stesso principio si possa risolvere anche la dipendenza da zuccheri.  Non si esclude infatti che alcuni alimenti agiscano a livello cerebrale come una droga. E’ quanto emerge da una ricerca pubblicata su Plos One. Gli autori (Queensland University di Brisbane) sono partiti dal fatto che il consumo eccessivo di alimenti dolci, sul cervello, ha un effetto simile a quello innescato da sostanze d’abuso come la cocaina e la nicotina.

Proprio per questo i ricercatori hanno voluto testare un nuovo farmaco

I ricercatori hanno voluto testare su modello animale l’efficacia della vareniclina, un farmaco utilizzato per curare la dipendenza dal fumo di sigaretta.

Nel campione osservato a lungo termine, i ratti trattati con la vareniclina si sono dimostrati meno sensibili di fronte alle bevande zuccherate.

L’esperimento è stato condotto anche nei confronti della saccarina. Medesimo è stato l’effetto riduttivo riscontrato nei consumi e nella gestione del peso corporeo.

I risultati dello studio lasciano intendere che gli agonisti dei recettori della nicotina possano ridurre il consumo di alimenti zuccherati attraverso un meccanismo di compensazione simile proprio a quello che viene utilizzato con i pazienti che intendono abbandonare le sigarette e la nicotina.

L’effetto degli zuccheri sul cervello sarebbe dunque tutt’altro che trascurabile.

Lo stesso gruppo di ricerca, in un altro lavoro pubblicato su Frontiers in Behavioural Neuroscience, aveva evidenziato come il prolungato consumo eccessivo di saccarosio, per 12 settimane nello specifico, alteri la morfologia dei neuroni spinosi medi del nucleus accumbens.

Una prova che, secondo gli autori, è sufficiente a ipotizzare che “l’assunzione cronica di zuccheri possa provocare alterazioni del comportamento e disturbi alimentari.

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ultimo aggiornamento: 16-08-2016


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