Alimentazione
Dieta iposodica: cosa si può mangiare nel regime alimentare povero di sodio
Sommario articolo
Cosa si può mangiare nella dieta iposodica? Vediamo come funziona e quali sono i cibi concessi/vietati di questo regime alimentare.
Una dieta iposodica, nella maggior parte dei casi, viene consigliata dal medico quando il paziente presenta determinate patologie. Si tratta di un regime alimentare volto a preferire il consumo di prodotti freschi e poveri di conservanti. Vediamo come funziona e quali sono i cibi concessi, nonché quelli vietati.
Dieta iposodica: cosa mangiare?
Anche se il sodio è un minerale fondamentale per la salute dell’intero organismo, in alcuni casi è necessario seguire una dieta iposodica. Si trova naturalmente negli alimenti, ma in alcuni casi viene aggiunto, specialmente per allungare il periodo di conservazione. In ogni modo, sappiate che la dose di sodio raccomandata è tra 0,6 e 3,5 grammi al giorno, senza mai superare i 5 grammi al dì.
Nella maggior parte dei casi, a seguire una dieta povera di sale sono persone che hanno patologie specifiche e importanti, come ipertensione, insufficienza cardiaca e problemi renali. Questo, però, non esclude che anche altri soggetti, magari in salute, decidano di sposare un simile regime alimentare. I cibi concessi sono:
- frutta fresca;
- verdura fresca;
- verdure e frutta surgelate senza salse e condimenti aggiunti;
- verdure in scatola a basso contenuto di sodio;
- pesce;
- pollame;
- carne fresca o congelata;
- noci e semi non salati;
- fagioli e legumi secchi;
- uova;
- latte;
- yogurt magro;
- formaggio a basso o ridotto contenuto di sodio;
- latte di soia;
- erbe, spezie o miscele di condimenti senza sale.
Come avrete facilmente intuito, una dieta iposodica prevede il consumo di alimenti freschi o comunque poveri di conservanti.
Iposodica: dal significato ai cibi vietati
Quanti seguono un regime alimentare povero di sodio devono bandire dalla propria tavola tutti gli alimenti a lunga conservazione. E’ molto importante leggere con attenzione le etichette dei prodotti, che spesso nascondono additivi che non fanno bene a nessuno, non soltanto a coloro che hanno specifiche patologie. Addio, quindi, a salatini, snack, carni lavorate, cibi in scatola, salse, verdure sottaceto, formaggi stagionati e tutti gli altri prodotti che presentano un alto contenuto di sodio. In conclusione, è bene sottolineare che questa dieta, così come tutte le altre, vanno seguite solo dopo un consulto medico.