Un recente studio condotto da un team di ricercatori statunitensi ha rivelato che modificare le abitudini alimentari, in particolare sostituendo il burro con oli vegetali, può avere effetti positivi sulla salute. Presentato all’American Heart Association EPI/Lifestyle Scientific Sessions nel 2025, lo studio ha coinvolto l’analisi di dati relativi a oltre 200.000 adulti, monitorati per un periodo di 33 anni.
Il burro è un ingrediente comune nelle cucine di tutto il mondo, utilizzato in una varietà di piatti che spaziano dalla pasta a dolci come torte e biscotti. Tuttavia, i ricercatori del Mass General Brigham, della Harvard T.H. Chan School of Public Health e del Broad Institute del MIT e di Harvard hanno messo in evidenza come un semplice cambiamento nella dieta, ossia l’adozione di oli vegetali, possa portare a una riduzione significativa del rischio di mortalità. Secondo lo studio pubblicato su JAMA Internal Medicine, l’uso di oli vegetali come soia, canola e oliva è associato a una diminuzione della mortalità totale, in particolare per malattie come il cancro e le malattie cardiovascolari.
L’analisi condotta dai ricercatori ha mostrato che le persone che consumano elevate quantità di burro presentano un rischio di morte superiore del 15% rispetto a coloro che ne mangiano meno. Al contrario, chi preferisce gli oli vegetali ha un rischio di mortalità inferiore del 16%. Yu Zhang, assistente di ricerca presso il Brigham and Women’s Hospital, ha sottolineato l’importanza di questo legame, evidenziando che la sostituzione del burro con oli vegetali, che contengono una maggiore quantità di acidi grassi insaturi, può portare a un rischio di morte inferiore del 17%, un dato significativo che merita attenzione.
In base ai risultati ottenuti, i ricercatori hanno cercato di stabilire quanto burro dovrebbe essere eliminato per ottenere benefici sulla salute. Hanno scoperto che eliminare 10 grammi di burro al giorno, sostituendoli con un olio vegetale equivalente, potrebbe ridurre il rischio di mortalità generale e per cancro del 17%. Inoltre, scambiare tre piccoli panetti di burro (circa 15 g) con un cucchiaio di olio vegetale potrebbe contribuire a diminuire il rischio di morte prematura. Daniel Wang, professore associato presso la Harvard Chan School e membro del Broad Institute, ha sottolineato che anche una riduzione modesta del burro, accompagnata dall’integrazione di oli vegetali, può apportare notevoli benefici per la salute a lungo termine.
Il messaggio che emerge da questo studio è chiaro: piccoli cambiamenti nelle abitudini alimentari possono avere un impatto significativo sulla salute pubblica, contribuendo a prevenire decessi legati a malattie croniche.
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