Tutto sulla dieta a zona, il menù settimanale, le caratteristiche, i benefici e le eventuali controindicazioni.

La dieta a zona (il cui nome originale è dieta zona) è una dieta che si concentra sull’equilibrio dei macronutrienti (carboidrati, proteine e grassi) per ottenere una serie di benefici per la salute. Sviluppata dal biochimico Barry Sears, la dieta a zona si basa sull’idea che mangiare una certa proporzione di carboidrati, proteine e grassi a ogni pasto può aiutare a stabilizzare i livelli di insulina e a ridurre il rischio di malattie croniche.

Dopo dei lunghi e accurati studi Barry Sears ha quindi ideato quello che dovrebbe essere il menù perfetto per il benessere del nostro organismo: in altre parole, il corpo dovrebbe assumere il 40% di carboidrati, il 30% di proteine e il 30% di grassi buoni. In questo modo si ridurrebbe il grasso corporeo, ma oltre a funzionare e a dare risultati tangibili, con questo regime alimentare, come abbiamo detto, si potrebbero prevenire tantissime malattie, in particolar modo cardiovascolari, autoimmuni e legate al consumo di zuccheri, come nel caso del diabete.

Non solo benefici, però: questo tipo di programma alimentare è anche criticato da alcuni studiosi per il fatto che limita l’assunzione di alcuni elementi nutritivi importanti. Quindi, cerchiamo di capirne di più su questa dieta!

Un esempio di dieta a zona: esempi, ricette e alimenti

Come dicevamo, questa dieta è stata ideata per fornire al nostro organismo il giusto quantitativo di energie per affrontare la giornata, senza mai avere fame e ritrovando forma e benessere. Proprio per questi motivi bisognerebbe seguire alla lettera tutte le indicazioni. Questo regime si propone di raggiungere un equilibrio perfetto tra due tipi di ormoni, chiamati eicosanoidi.

mela metro linea dieta
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Gli eicosanoidi sono composti organici derivati dall’acido grasso omega-3 e omega-6, che svolgono un ruolo importante nella regolazione dell’infiammazione e della risposta immunitaria del corpo. La dieta zona mira a ottenere un equilibrio ottimale tra questi due ormoni. Si consiglia quindi di aumentare l’assunzione di cibi ricchi di acidi grassi omega-3, come il pesce, e di ridurre quella di alimenti ricchi di acidi grassi omega-6. Ciò dovrebbe aiutare a ridurre l’infiammazione e migliorare la funzione immunitaria.

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Ma qual è il programma della dieta a zona? Prima di tutto, i pasti sono 5 in totale, che consistono in colazione, pranzo e cena più 2 spuntini, e i tre principali dovrebbero avvenire con una regolarità di 5 ore. In questo modo il corpo dovrebbe portare la produzione di ormoni buoni, limitando invece quelli cattivi.

Ricorda che questo è solo un esempio di menu e che ogni persona ha bisogno di una quantità diversa di calorie e macronutrienti che in questa dieta vengono calcolati in blocchi, a loro volta stabiliti in base a massa muscolare, peso e attivit fisica svolta. Ecco dunque un esempio giornaliero, basato su un menu da 11 blocchi e che potete applicare alla settimana variando un po’ gli alimenti:

– Colazione: Un caffè e un pancake con 30 g di farina d’avena, 2 albumi, 60 g di yogurt greco e un pizzico di cannella (o un dolcificante a piacere).

– Spuntino: Uno yogurt magro e una noce.

– Pranzo: Salmone alla griglia (200 g), asparagi e zucchine (250/300 g), 1 fetta di pane integrale e 1 frutto.

– Spuntino pomeridiano: Parmigiano (20 g) e un’arancia (anche sotto forma di succo purché senza zucchero).

– Cena: Carne bianca (120 g), verdure (160 g), una macedonia di frutta.

Dieta zona, benefici e controindicazioni

Questo regime alimentare ha avuto nel corso del tempo un enorme successo ed è apprezzata per i suoi numerosi benefici sulla salute e il benessere del corpo. I benefici della dieta, come abbiamo detto, includono la perdita di peso, una migliore gestione delle infiammazioni, una maggiore resistenza allo stress e un miglioramento della funzione cognitiva.

Tuttavia, è importante notare che non ci sono prove scientifiche sostanziali a supporto dell’efficacia a lungo termine della dieta a zona in tutti i campi. Inoltre, basandosi su un maggior consumo di proteine è molto importante calcolare quante ne servono in base al proprio fabbisogno. Ciò si può fare in modo semplice tramite le tabelle presenti sui libri o ricorrendo (soluzione consigliata) ad esperti in questa dieta.

Dieta antinfiammatoria
Dieta antinfiammatoria

La dieta a zona funziona?

Come tutte le diete, per far sì che i risultati siano tangibili serve costanza. Al tempo stesso è doveroso associare all’alimentazione una corretta attività fisica. Per questo particolare tipo di dieta, poi, ci sono alcune regole fondamentali per far sì che funzioni. Vediamone alcune:

– Gli alimenti devono sempre essere pesati o consumati secondo la regola del piatto (sempre spiegata nei libri).

– Per far sì che la dieta vada a buon fine, è altamente consigliato ridurre il consumo di alcool, bibite gassate, dolci e pasta.

– Bisogna consumare frutta e verdura a basso indice glicemico.

– Se per un qualsiasi motivo si sfora (ad esempio mangiando una pizza), non occorre fare restrizioni o saltare i pasti ma basta tornare “in zona” per riportare l’organismo nella condizione di lavorare correttamente.

Ricordiamo sempre che prima di avventurarsi in un nuovo regime alimentare è importante sentire il parere del proprio medico. Questo fornirà tutti i consigli necessari per rimanere sempre attenti al proprio benessere psicofisico ed evitare danni all’organismo.

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ultimo aggiornamento: 16-01-2023


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