Uscire dalla dipendenza affettiva è possibile. Il primo passo è prendere coscienza del problema e dedicarsi a se stessi…

La dipendenza affettiva è un disturbo comportamentale che scaturisce dalle esperienze e dai traumi della nostra infanzia. Consiste nel sentirsi estremamente legati e dipendenti da un’altra persona (un partner, per esempio), tanto da annullare la propria personalità e i propri interessi al fine di soddisfare solamente i suoi, ma non solo.

Le persone che ne soffrono si sentono realizzate solamente quando sono insieme alla persona di cui sono dipendenti, che diventa una vera e propria droga, e soffrono tutte le volte che non hanno la possibilità di compiacerla o di passare del tempo insieme.

Le cause della dipendenza affettiva

La dipendenza affettiva è un tema molto delicato che andrebbe affrontato con il proprio psicologo o psicanalista nel caso in cui ci rendessimo conto che il nostro comportamento ci sta causando dei problemi. Le cause sono radicate nella nostra infanzia. Se soffriamo di questo disturbo è probabile che la causa sia legata al trattamento che i nostri genitori ci riservavano quando eravamo piccoli.

dipendenza affettiva
Fonte foto: https://pixabay.com/it/triste-ragazze-inversione-di-sole-2182545/

Troppo severi, pretenziosi e, magari, offensivi. Se i nostri genitori si sono comportati in questo modo nei nostri confronti quando eravamo bambini è possibile che a lungo andare noi abbiamo mantenuto questo bisogno di soddisfare e compiacere l’altro che prevarica il bisogno di soddisfare noi stessi e i nostri bisogni. Tant’è che, se la nostra relazione non è una relazione sana, è probabile che il nostro partner finisca per comportarsi proprio come i nostri genitori.

Come uscire dalla dipendenza affettiva

Il primo passo per risolvere questo disturbo, con la dovuta calma e i tempi necessari, è sicuramente riconoscere di avere un problema. Una volta che prendiamo coscienza del fatto che ci stiamo comportando in modo sbagliato sia nei nostri confronti, che nei confronti di chi sta insieme a noi, allora possiamo agire per modificare il nostro modo di pensare e di relazionarci.

Se il disturbo non è così grave, possiamo provare ad affidarci alla meditazione e alla Mindfulness, cercando di recuperare un po’ di autostima e di dedicare del tempo a noi stessi, ai nostri interessi e alle nostre passioni, ricostruendo la nostra identità. Se invece ci rendiamo conto che questo disturbo è veramente debilitante, allora è il caso di affidarci a un esperto.

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ultimo aggiornamento: 20-06-2018


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