Alimentazione
Olio extravergine d’oliva, alcuni trucchi per scegliere quello giusto
Sommario articolo
Scegliere la bottiglia giusta di olio extravergine d’oliva può non essere così semplice a causa delle molte imitazioni. Ecco alcuni trucchi per non farsi ingannare.
Quando si sceglie l’olio extravergine d’oliva leggere bene l’etichetta a volte può non bastare. Infatti avere le conoscenze giuste è vitale per acquistare un prodotto di qualità che, di conseguenza, avrà benefici anche sulla salute. Questo perché l’olio è uno degli ingredienti chiave della cultura italiana e della dieta mediterranea ed è estremamente versatile in cucina. Inoltre è una delle migliori alternativa al burro che, a differenza dell’olio EVO, è molto più grasso. Perciò ecco qualche accorgimento per scegliere e acquistare l’olio giusto.
Olio extravergine d’oliva: le caratteristiche
L’olio extravergine d’oliva è un alimento molto importante, non solo per la dieta e la cucina, ma anche per l’organismo. Infatti è un olio di grasso vegetale insaturo, perciò molto meno dannoso per l’organismo, inoltre è ricco di calorie, nutrienti, omega 3 e 6. Ma è anche ricco di sali minerali e ferro, sodio, potassio e calcio.
Molti studi hanno evidenziato che assumere regolarmente olio d’oliva nella dieta contribuisce contrastare diabete, tumori, protegge il fegato e preserva le cellule dall’invecchiamento.
Olio extravergine d’oliva: quali tipi esistono
La prima cosa da sapere quando si sceglie l’olio extravergine d’oliva è che non tutti gli oli sono uguali e che ne esistono diverse tipologie. L’olio di ricino o l’olio di fegato di merluzzo, sono esempi di oli di origine animale, mentre quello di semi di girasole o l’olio di semi di soia, o di arachide sono solo alcune delle varietà vegetali.
Ma sono anche molto diffusi l’olio di cocco, usato sia in cucina che come cosmetico, o l’olio di di mandorla e di semi di lino. In ogni caso però il più conosciuto rimane l’olio d’oliva, spesso confuso con l’extravergine d’oliva, o evo. Quest’ultimo viene estratto solo con spremitura meccanica e ha un’acidità dell’1%, mentre l’olio di oliva vergine del 2%. Queste sono le diciture da cercare sull’etichetta e se volete scegliere un vero olio extravergine d’oliva evitate i prodotti con spremiture chimiche.
Scegliere l’olio extravergine: l’etichetta
Un altro modo per essere sicuri di aver scelto un olio di qualità è leggere attentamente l’etichetta e controllare, oltre al grado di acidità, altri parametri. In primo luogo cercate la certificazione di provenienza. Un olio extravergine di qualità dovrà sicuramente riportare sull’etichetta:
-denominazione di origine
-specificazione dei produttori
-filiera
Possono poi esserci dei marchi aggiuntivi come il DOP e l’IGP, ossia quello relativo alla denominazione d’origine protetta e l’indicazione geografica protetta.
Scegliere l’olio extravergine: sapore e aroma
Altri due aspetti che non devono essere sottovalutati sono sapore e aroma, motivo per cui un olio di qualità, come d’altronde un buon vino, deve sprigionare un odore gradevole.
Inoltre se il prodotto non ha un gusto buono appena assaggiato, in particolare a crudo, allora avete fatto un acquisto sbagliato. In ogni caso se volete scegliere un vero olio extravergine d’oliva le sensazioni che dovete avere in bocca sono di piccante e amaro, con un leggero retrogusto acidulo.