Di studi e ricerche sui benefici della marijuana legale in letteratura ne esistono numerosi, almeno come numerosi sono i prodotti a base di cannabidiolo e altri cannabinoidi che si possono ormai trovare in vendita online e nei negozi specializzati in tutta Italia.
Di studi e ricerche sui benefici della marijuana legale in letteratura ne esistono numerosi, almeno come numerosi sono i prodotti a base di cannabidiolo e altri cannabinoidi che si possono ormai trovare in vendita online e nei negozi specializzati in tutta Italia. Come assumere la cannabis light, però, per ottenerne il massimo dell’efficacia?
Cannabis light da fumare o svapare e derivati dal CBD per innumerevoli altri usi
Il metodo forse più tradizionale è fumarne le infiorescenze: la combustione libera, infatti, la parte volatile del cannabidiolo che, a sua volta, dai polmoni entra facilmente in circolo nel sangue e svolge la sua azione benefica. Quando si sceglie di fumare l’erba legale più che in tutti gli altri casi è importante, però, assicurarsi di acquistare prodotti di ottima qualità, naturali al 100% e meglio se provenienti da agricolture biologiche per scongiurare il rischio che siano presenti residui di pesticidi o altre sostanze chimiche.
Altro metodo piuttosto pratico come assumere la cannabis light è vaporizzarla. Il recente successo delle sigarette elettroniche ha fatto sì che la maggior parte di aziende di settore cominciassero a produrre e commercializzare e-liquid al CBD. Naturalmente non ci si dovrebbe aspettare in questo caso né gli stessi benefici, né la stessa efficacia che si hanno nel fumare l’erba light in purezza: le ricariche per le sigarette elettroniche al CBD sono pensate, infatti, per un uso per lo più ludico e ricreativo. Ciò non toglie che vaporizzando la marijuana light si possa sentire, per esempio, un maggiore senso di relax e benessere. Per iniziare e per essere sicuri di gradire il sapore delle sigarette elettroniche al CBD, o quando si è preoccupati di che altre sostanze, che additivi possono contenere, una buona idea sarebbe non acquistare delle ricariche già pronte ma di diluire nel liquido per sigarette elettroniche che si utilizza comunemente olio o cristalli di CBD.
Gli ultimi sono forse i più puri tra i derivati dalla cannabis light sativa: contengono principio attivo, infatti, fino al 99%. Hanno l’aspetto di granelli di zucchero ed è poco comune che vengano utilizzati così come acquistati (per quanto potrebbero essere sfruttati, per esempio, in cucina per condire piatti e pietanze). Più comunemente vengono diluiti: non sono, per questo, il prodotto più indicato per chi per le prime volte si provi nell’assunzione di cannabinoidi.
Decisamente più facile è assumere le capsule di CBD. La maggior parte delle aziende di derivati dalla cannabis legale le ha ormai in catalogo: sono capsule molli per un uso orale; possono semplicemente essere ingoiate, anche senza bisogno di acqua, secondo le indicazioni riportate su confezioni ed etichette per quanto riguarda dosi e posologia. Proprio perché è immediato sapere quanto principio attivo contiene ogni capsula, sono la soluzione ideale all’inizio, quando si ha paura di sbagliare dosaggio, e in tutte quelle situazioni in cui non è pratico misurare al millimetro la quantità di olio di CBD da assumere e via di questo passo. Non a caso sempre più spesso le confezioni di capsule di CBD sono compatte e in blister monodose, in modo che risulti più facile e più igienico assumerle anche in viaggio e fuori casa. Il tutto senza contare che si tratta della soluzione più adatta a chi non gradisca particolarmente il sapore della cannabis light: le capsule di cannabidiolo sono, infatti, completamente inodori e insapori mentre altri derivati – come l’olio o le tisane, ma anche le infiorescenze quando vengono fumate – possono avere un retrogusto amarognolo al gusto.
Nel caso del CBD oil molto dipende da com’è stato diluito. Per quanto nel tempo sia diventato più facile trovare in vendita oli di CBD ad alta concentrazione (si arriva in qualche caso al 20-30%), infatti, si continua a trattare sempre di un prodotto ottenuto dall’estratto della cannabis light sativa disciolto in altri oli vegetali come l’olio di semi di canapa o l’olio di oliva. Il gusto dell’olio di cannabidiolo è, insomma, un misto di sapori diversi e può risultare non particolarmente gradevole alla bocca di tutti: sperimentare – con marche, prodotti, concentrazioni diversi – può essere una buona idea in questo senso, almeno quanto lo è optare per prodotti di buona qualità e se possibile proveniente da coltivazioni biologiche. Il CBD oil per uso orale può essere assunto comunque sia in purezza, e in genere ciò avviene per via sublinguale, o in cucina nella preparazione dei piatti o per il loro condimento. Naturalmente l’olio di CBD può essere assunto, però, anche per via topica: massaggiato, per esempio, sulla pelle in caso di traumi o affaticamento muscolare e infiammazioni. Anche aggiunto in gocce ai propri prodotti cosmetici può essere efficace, soprattutto per la bellezza e la salute della pelle. Altro metodo sempre più in voga come assumere cannabis light sono, infine, tisane e decotti. Per realizzarli le infiorescenze vanno messe in infusione in acqua bollente ma non calda, nel primo caso, o portate con essa direttamente in ebollizione: si ottiene così un toccasana contro la fame, soprattutto se di origine nervosa, o per riattivare il metabolismo nel caso in cui si abbia bisogno di perdere qualche chilo di troppo.
Fonte foto: https://pixabay.com/it/marijuana-cannabis-hash-foglia-3065621/
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ultimo aggiornamento: 24-12-2020