I traumi facciali sono delle fratture estremamente complesse che interessano la regione del volto.

Questi danni in genere occorrono principalmente in seguito a contatti accidentali nel corso di alcune particolari discipline sportive, o come conseguenza di cadute, incidenti o colluttazioni.

Di fronte a questa tipologia di infortuni, è necessario ricorrere alla chirurgia maxillo facciale: una branca della chirurgia specializzata nella correzione di lesioni e difetti a carico del viso.

donna viso ritratto

L’importanza degli interventi di chirurgia maxillo facciale

Un trauma maxillo facciale non di rado comporta diverse difficoltà, in particolare nelle fasi di masticazione e di deglutizione, oltre a una serie di criticità a livello olfattivo, uditivo e visivo.

Inoltre, determinando una frattura dello scheletro del volto, può incidere sulla struttura dei tessuti molli ad esso connessi, creando diverse problematiche anche per quanto concerne il lato estetico.

Di conseguenza, in presenza di questa tipologia di fratture, è fondamentale poter contare sulla competenza di un professionista specializzato in interventi di chirurgia maxillo facciale per traumi facciali, come per esempio il Dr. Gianpaolo Tartaro, che propone un approccio personalizzato sulle specifiche necessità del paziente.

Interventi maxillo facciali per la rottura del naso

Gli interventi di chirurgia maxillo facciale per traumi facciali variano in base ai diversi quadri lesionali a carico delle strutture e della parte di scheletro coinvolta. Tra le operazioni più eseguite, ci sono quelle per la rottura del naso, anche alla luce della frequenza dei traumi che interessano quest’area così delicata.

Al variare dell’entità della frattura, sono previste due tipologie di intervento: per lesioni di lieve entità in genere si dispone l’applicazione di un semplice scudo nasale protettivo, da indossare per un determinato periodo di tempo al fine di favorire la calcificazione ossea.

In presenza dilesioni più complesse, si interviene invece in sala operatoria con un allineamento di tipo manuale, che richiede il supporto di idonea strumentazione per riposizionare i frammenti ossei.

Frattura della mandibola e della mascella: come interviene il chirurgo maxillo facciale

Fra i traumi facciali più frequenti, c’è la frattura della mandibola, un’area del viso particolarmente soggetta a rotture a causa della posizione sporgente e della fragilità della sua struttura anatomica.

Un intervento di chirurgia maxillo facciale può prevedere due approcci: il primo, in genere attuato sui casi più lievi, si basa sull’applicazione di un blocco intermascellare simile ad un “gesso” che immobilizza le strutture interessate dal trauma per un periodo di almeno tre settimane, il secondo, eseguito invece sui casi più complessi, prevede un’operazione di allineamento e stabilizzazione con viti e mini-placche biocompatibili in titanio.

Sono invece diretta conseguenza di incidenti o traumi violenti le fratture della mascella, lesioni piuttosto importanti che possono estendersi anche ad aree attigue del volto. Un intervento maxillo facciale, naturalmente, permette di intervenire su tutti i tipi di frattura –orizzontale, piramidale o cranio facciale – con un riallineamento delle strutture e una successiva stabilizzazione delle ossa interessate.

L’intervento, che può durare fino a 3 ore, si esegue in anestesia generale e prevede soltanto delle piccole cicatrici cutanee, in prossimità della cavità orale, del tutto invisibili a guarigione avvenuta.

Gli interventi maxillo facciali per la rottura dello zigomo e dell’orbita

Un intervento maxillo facciale per correggere la rottura dello zigomo permette di intervenire su fratture semplici, comminute, composte e scomposte.

Si attua attraverso delle piccole incisioni e prevede il riposizionamento del frammento osseo nella sua sede, che viene successivamente fissato con placche e viti biocompatibili in titanio.

Tra gli altri interventi per la correzione dei traumi facciali, c’è poi quello previsto per la frattura dell’orbita, che richiede un’accurata fase preliminare a causa di una struttura che, non di rado, fa sì che i traumi occorsi si estendano anche alle regioni limitrofe del volto.

Anche in questo caso, l’intervento di chirurgia maxillo facciale prevede la stabilizzazione delle aree danneggiate e, a seconda dell’entità del danno può durare fino a un massimo di un’ora.

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ultimo aggiornamento: 27-04-2022


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