Carenza di vitamina D: sintomi, problemi e soluzioni

La vitamina D è un importante precursore di moltissimi processi fisiologici del corpo.

Dalla formazione e solidificazione delle ossa alla salute della pelle, dall’assimilazione dei minerali al lavoro del sistema immunitario, una carenza di questa vitamina può causare seri problemi al corpo.

Per fortuna, è anche molto semplice prevenire o curare questa carenza.

In questo articolo vediamo quali sono i sintomi della carenza di vitamina D e cosa si può fare per risolvere il problema!

I sintomi della carenza di vitamina D

I sintomi della carenza di questa sostanza nel corpo si dividono in due grandi categorie: quelli osteo-articolari e quelli psicologici.

Nella prima categoria troviamo:

• ossa fragili, che tendono a diventare deformi o a rompersi anche senza traumi particolarmente violenti
• dolori, intorpidimento o formicolio muscolare
• fascicolazioni, cioè piccole contrazioni non controllabili dei muscoli, generalmente non dolorose
• dolore alle articolazioni
• sensazione di affaticamento anche in seguito a sforzi minimi
• camminata instabile, tendenza a cadere, a scivolare o ad affaticarsi molto facilmente

I sintomi psicologici invece riguardano spesso il cosiddetto brainfog, la sensazione di “nebbia mentale” che non permette di comprendere rapidamente, concentrarsi a lungo, rimanere focalizzati sul compito, ricordare informazioni nel tempo.

In presenza di questi sintomi il medico potrebbe, specialmente nei soggetti a rischio, sospettare una carenza di vitamina D. La diagnosi è molto semplice: basta un esame del sangue di routine per calcolare la quantità di vitamina circolante e capire se è sufficiente a sostenere tutte le funzioni del corpo.

Cosa fare a carenza diagnosticata: l’esposizione al sole e la dieta

Se il medico diagnostica una carenza di vitamina D a seguito dell’anamnesi e degli esami del sangue indubbiamente prescriverà due azioni: la correzione della dieta e l’esposizione al sole.

Partiamo dalla dieta.

Cibi ricchi in vitamina D

I cibi con vitamina D potranno arricchire la vostra alimentazione in modo piuttosto rapido.

Le fonti più importanti di questa sostanza sono:

• pesci grassi, come aringhe, salmone, tonno e sgombro, sia freschi che in conserva
• l’olio di fegato di merluzzo: se fosse difficile da ingerire a causa di odore o sapore è possibile assumerlo in capsule decisamente meno aromatiche
• il tuorlo dell’uovo
• alcune varietà di funghi
• tutti i derivati della soia, dal tofu al tempeh (una preparazione del sud-est asiatico a base di semi di soia gialla fermentati) alle bevande, anche arricchite di vitamina D o “rinforzate”

Per le fonti animali possiamo notare che si tratta di cibi ricchi in grassi: per questo la loro assunzione dovrebbe essere ben bilanciata, o nel caso si debba seguire un regime dietetico ipocalorico molto stringente, è possibile introdurre nell’organismo questa sostanza tramite gli integratori.

L’esposizione al sole

Non è un caso che anziani costretti in casa o allettati e persone che vivono in paesi remoti con bassa esposizione solare soffrano più spesso di altre persone di carenza di vitamina D: è infatti l’esposizione al sole che sintetizza nella pelle questa sostanza.

Una moderata esposizione quotidiana, anche di pochi minuti, permette alla pelle di lavorare nel modo migliore per concentrare la vitamina D e renderla disponibile per gli organi bersaglio (ossa, pelle, fegato, intestino).

Dunque, il secondo suggerimento che il medico sarà a chi soffre di una carenza è di passare più tempo all’aria aperta, anche per pochi minuti al giorno.

Non parliamo infatti di più di 15/20 minuti al giorno durante le stagioni fresche (inverno, primavera e autunno), anche nelle ore centrali della giornata, e di 10/15 minuti nelle ore della mattina o del tramonto in estate. In questo caso il bilanciamento è più delicato: è necessario esporsi al sole, ma non tanto da rischiare arrossamenti e scottature che possono danneggiare la pelle e il DNA delle cellule, con gli effetti che tutti ben conosciamo.

Chi vive in aree scarsamente soleggiate potrebbe beneficiare di brevi sessioni di lampade abbronzanti per sopperire alla mancanza di raggi ultravioletti. Anche in questo caso è necessario proteggere gli occhi, le zone della pelle più sensibili e limitare l’esposizione nel tempo.

Integrazione alimentare

In commercio esistono molte alternative per integrare la vitamina D tramite l’assunzione di integratori. Compresse, bustine, sciroppi: le formulazioni possono variare per posologia e tipologia di assunzione, per essere comode per davvero ogni persona. La vitamina D è inoltre contenuta in molti integratori multivitaminici già pre-dosati.

In questo caso, sono tre le regole da tenere a mente:

1. non assumere più della quantità consigliata dal medico: la vitamina D che si accumula in eccesso nel corpo può produrre effetti negativi e pericolosi. I sintomi da tenere d’occhio, che potrebbero essere indicatori di un’intossicazione detta anche ipervitaminosi, sono diarrea, vomito, squilibri degli elettroliti nel sangue e nelle urine, insufficienza renale o epatica. Questo include anche non proseguire la terapia con vitamina D dopo la risoluzione dello stato di carenza
2. effettuare monitoraggi periodici del livello di vitamina D nel sangue, per sapere come bilanciare integratori, esposizione solare e alimentazione
3. concordare sempre con il medico l’assunzione di vitamina D, specialmente se in concomitanza con l’uso di altri farmaci: alcuni possono dare infatti effetti potenziati o de-potenziati, al contrario, al variare della disponibilità della vitamina del sangue

Ricordiamo inoltre che in caso di carenze accertate è possibile richiedere un supporto economico per l’acquisto di integratori: puoi leggere qui quali sono le categorie per cui è prevista un’esenzione del pagamento da parte del Sistema Sanitario Nazionale.

Fonti

• Brainfog o nebbia cognitiva: www.humanitas-care.it/news/nebbia-cognitiva-cose-quanto-dura-e-quali-sono-i-sintomi/
• Effetti sulle ossa della carenza di vitamina D in adulti e bambini: www.msdmanuals.com/it-it/professionale/disturbi-nutrizionali/carenza-dipendenza-e-tossicit%C3%A0-vitaminica/carenza-e-dipendenza-dalla-vitamina-d#:~:text=L%27inadeguata%20esposizione%20alla%20luce,e%20contribuendo%20probabilmente%20all%27osteoporosi.
• Esposizione solare, protezione solare e vitamina D: multimedica.it/news/protezione-vitamina-d-dilemma/#:~:text=Le%20protezioni%20solari%20contenute%20nelle,ma%20gioca%20anche%20un%20ruolo
• Nota 96, esenzione dal pagamento degli integratori di vitamina D per soggetti specifici: www.pacinimedicina.it/medicina_famiglia/nuova-nota-96-per-la-prescrizione-di-farmaci-a-base-di-vitamina-d-una-rapida-guida-interpretativa/#:~:text=i%20soggetti%20in%20cui%20la,localizzati%2C%20frequenti%20cadute%20immotivate).

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