Benessere

Caffè in gravidanza: concesso oppure vietato?

E’ consentito bere il caffè in gravidanza? Diamo uno sguardo al parere degli esperti e cerchiamo di capire se può essere un problema.

Sul consumo del caffè in gravidanza ci sono pareri discordanti. L’Organizzazione mondiale della sanità, ad esempio, lo consente per tutti i nove mesi di gestazione, mentre diversi studi medici mettono in discussione la scelta. Cerchiamo di capire qual è la verità e se ci sono rischi per il neonato.

Caffè in gravidanza: è vietato o concesso?

Stando a quanto sostiene l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), il caffè in gravidanza, il primo mese e nei successivi, è consentito. Ovviamente, non se ne può abusare, ma si deve rispettare un limite: non più di 200 milligrammi al giorno, ovvero tre tazzine di espresso al dì. Eppure, nonostante questa indicazione, molti studi sostengono che la caffeina vada evitata per tutti i nove mesi di gestazione. Secondo una ricerca recente pubblicata su BMJ Evidence-Based sarebbe meglio bandire il caffè per portare a termine la gravidanza senza problemi. I rischi possono essere: natimortalità, aborto spontaneo, basso peso alla nascita e/o piccolo per l’età gestazionale (SGA), parto pretermine, leucemia acuta infantile, sovrappeso e obesità infantile.

Questo, almeno, è il risultato a cui è giunta l’équipe medica guidata dal dottor Jack James dell’Università di Reykjavik, in Islanda. E’ bene sottolineare che lo studio ha preso in esame 1200 donne che hanno consumato caffeina senza soglia minima. Questo significa che l’indicazione fornita dall’Oms potrebbe essere giusta.

Caffè decaffeinato in gravidanza: c’è lo stesso rischio?

Il caffè in gravidanza, nel primo trimestre e in seguito, potrebbe portare agli stessi rischi che si riscontrano con il consumo eccessivo di alcool, farmaci e fumo. Insomma, per non evitare complicazioni sarebbe meglio evitarlo del tutto. Il decaffeinato è ugualmente rischioso? In teoria no, visto che il problema maggiore è rappresentato dalla caffeina, in grado di attraversare la placenta e raggiungere il feto. Eppure, viene comunque sconsigliato a causa delle quantità eccessive dei solventi chimici utilizzati per estrarre la caffeina.

Fabrizia Volponi

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