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Il bergamotto, l’agrume dalle innumerevoli proprietà benefiche, è alleato del nostro organismo per contrastare gli alti livelli di colesterolo, le infiammazioni e il rischio di diabete.
Il bergamotto è un particolare frutto dalla buccia gialla e un gusto che ricorda molto quello del pompelmo. Il succo che se ne ricava è ricco di proprietà nutritive e benefiche per il nostro organismo e i suoi fiori sono spesso utilizzati per fare deliziose fragranze, oltre che per preparare il succo. Questo frutto è perfetto anche in cucina per fare i canditi o le confetture e per aromatizzare tè, piatti di pesce, risotti o per condire le insalate.
Ma scopriamo di più sulle sue virtù e caratteristiche!
Che cos’è il bergamotto: origini e caratteristiche
Questo agrume appartiene al genere Citrus e alla famiglia delle Rutaceae. Il suo nome deriva dal turco e significa pero del signore. Non si sa quale sia la sua origine, secondo alcuni botanici sarebbe una sottospecie dell’arancio amaro, secondo altri una mutazione del limone, secondo altri ancora sarebbe una specie a sé stante.
Anche le sue origini non sono chiare: una leggenda narra che sia stato portato in Italia dalle Isole Canarie ad opera di Cristoforo Colombo, mentre secondo altre fonti sarebbe originario della Grecia o della Cina. Infine, non possiamo non citare la leggenda che spiegherebbe la sue enorme diffusione in Calabria: un moro di Spagna vendette ai signori Valentino di Reggio Calabria un ramo della pianta di bergamotto, che loro innestarono in un albero di arancio amaro del loro giardino.
In ogni caso, sappiamo con certezza che la prima piantagione intensiva di bergamotti fu fatta nel 1750 da Nicola Parisi, lungo la costa reggina.
La pianta del bergamotto
L’albero di bergamotto è alto dai tre ai quattro metri e la sua corona raggiunge la stessa altezza. Le sue foglie sono coriacee e lucide, simili a quelle dell’arancio, e non cadono mai, nemmeno in inverno. I fiori, che spuntano a marzo, dopo il periodo delle piogge, sono bianchi e profumatissimi.
Frutto del bergamotto: com’è fatto?
I bergamotti sono simili alle arance, leggermente più grandi e meno rotondi, schiacciati ai poli. La buccia è liscia e sottile, simile a quella dei pompelmi, ma sono più piccoli di quest’ultimi, a cui pure assomigliano. Il colore è giallo, meno intenso di quello del limone, ma più del pompelmo. I frutti verdi, non ancora maturi, sono usati per produrre canditi e olio essenziale, molto usato in cosmesi.
Le proprietà e i benefici del bergamotto
Sono tante le virtù del bergamotto, un agrume ricco di vitamine e sostanze nutritive che apportano tantissimi benefici al nostro organismo. Il suo gusto amarognolo è simile a quello del pompelmo (il frutto brucia grassi per eccellenza), per questo solitamente non lo si consuma a spicchi, ma si preferisce spremerlo.
Ricco di vitamina C, B1 e B2, è consigliato in caso si soffrisse di anemia, in quanto la presenza di tali vitamine contribuirebbe a migliorare l’assorbimento del ferro nel nostro organismo.
Questo frutto ha anche proprietà energizzanti grazie a un particolare polifenolo, la naringenina, che contribuisce all’assimilazione del glucosio nel fegato e nei muscoli, così da ridurne la presenza nel sangue. Questo fa sì che l’attività dell’insulina all’interno del nostro organismo sia migliorata, così da contrastare eventuali problemi di diabete.
Bergamotto e colesterolo
La presenza di flavonoidi, inoltre, lo rende un ottimo alleato per regolare i livelli di colesterolo. Si consiglia di bere il succo di bergamotto qualora i nostri livelli di colesterolo “cattivo” (LDL) siano troppo alti. Oltre ad abbassare il livello di quest’ultimo, aiuta ad aumentare quello del colesterolo “buono” (HDL).
I flavonoidi, poi, contribuiscono anche ad aumentare l’attività degli enzimi, riducendo la produzione di radicali liberi; svolgono un’azione antinfiammatoria.
Bergamotto: controindicazioni
L’olio di bergamotto dovrebbe essere evitato in caso di asma, glaucoma e brachicardia. Inoltre, è bene assicurarsi che sia privo di bergapteni, delle sostanze cancerogene e fotosensibilizzanti.
Per quanto riguarda il succo, invece, non esistono particolari controindicazioni, ma in ogni caso bisogna consumarlo senza eccedere e inserendolo all’interno di un regime alimentare regolare.
Visti i suoi effetti sulla pressione sanguigna, se soffrite o avete problemi di questo genere è bene consultare un medico prima di inserirlo nella vostra dieta.
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ultimo aggiornamento: 17-11-2019