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La vendita dei farmaci sfusi potrebbe combattere gli sprechi dando ai pazienti solo ciò che serve per tutelare la salute e l’ambiente!
Sta per partire la sperimentazione del progetto che prevede la vendita dei farmaci sfusi. Tutto ciò servirebbe a garantire la cura necessaria al paziente, evitando qualsiasi spreco e salvaguardando l’ambiente. Ad avere l’idea è stato Luca Li Bassi, il direttore generale dell’Agenzia italiana del Farmaco (Aifa).
Tutto ciò viene già fatto nel resto dell’Europa, ma stiamo attendendo che accada anche nel nostro Paese. Ecco tutto ciò che c’è da sapere in merito e quali sono state le parole di Giulia Grillo, il ministro della salute.
Vendita di farmaci sfusi: al via la sperimentazione anche in Italia!
Secondo il ministro della salute si tratterebbe di un vero e proprio passo avanti, in quanto le confezioni di farmaci che normalmente vengono vendute in farmacia, contengono delle dosi eccessive. Dopo averli utilizzati per la cura infatti, spesso la medicina viene lasciata scadere e poi buttata. Grillo già in passato si è battuta per avviare questo progetto.
L’obiettivo del progetto, è soddisfare i bisogni sanitari, combattere gli sprechi e tutelare l’ambiente, poiché i farmaci dispersi provocano danni. Le dosi di farmaci disperse nell’ambiente infatti hanno un impatto negativo anche sull’uomo. Ciò accade in particolare per gli antibiotici.
In Svizzera e in Francia, già da tempo il farmaco monodose viene utilizzato, ma anche in Italia sta per arrivare. Alcune esperienze però sono state già fatte presso gli ospedali della Lombardia e della Liguria. Ma la sperimentazione pilota dovrebbe iniziare tra qualche mese in via definitiva.
Attualmente si stanno sperimentando i benefici, le problematiche e le eventuali soluzioni a tutto ciò. Quindi non sarà più necessario organizzare l’armadietto dei farmaci, poiché per curare le malattie sarà possibile acquistare la giusta dose di farmaci per evitare gli sprechi.
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