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Gli antidepressivi ssri sono dei farmaci a base di molecole che appartengono alla classe degli inibitori della serotonina. Scopriamo cosa è importante sapere a riguardo.
Quando si parla di antidepressivi ssri o più comunemente di farmacci ssri, si intende quella serie di farmaci in grado di modulare la captazione della serotonina. In commercio esistono ben sei molecole principali che svolgono questa funzione e che sono la fluoxetina, la fluvozamina, l’escitalopram, il citalopra, la sertralina e la paroxetina. Il loro ruolo fondamentale è quello di rendere disponibile più serotonina nell’organismo andando così a modificare l’umore e a migliorare eventuali problemi.
Come funzionano i farmaci ssri
Si pensa che i farmaci ssri abbiano per certi versi una funzione sovrapponibile a quella dei più comuni antidepressivi triciclici. Rispetto a questi si dice infatti che abbiano un indice terapeutico maggiore.
In genere, questi medicinali, noti anche come farmaci serotoninergici tendono ad agire entro 15 o al massimo 20 minuti dall’assunzione. A differenza dei farmaci sop questi necessitano però sia di prescrizione medica che di un controllo da parte del medico che decide di prescriverli.
Per una corretta assunzione è infatti importante monitorarne di continuo gli eventuali effetti collaterali e come questi interferiscono con i problemi della persona.
Ssri ed effetti collaterali
Ogni farmaco, compresi gli antidepressivi ssri possono portare degli effetti collaterali anche importanti.
Come ogni inibitore della serotonina ognuno di questi farmaci può quindi provocare dei danni all’organismo.
Oltre all’avvelenamento da serotonina che è il più estremo tra gli effetti collaterali, ci sono anche altri effetti che possono sopraggiungere in modo più o meno importante e che sono:
– Aumento della sudorazione
– Cefalea
– Tachicardia
– Tremori
– Spasmi muscolari involontari
– Brividi
– Dilatazione delle pupille
– Rumori intestinali
– Riflessi accentuati
– Febbre
– Ipertensione
– Insonnia
– Agitazione
– Diarrea
Qualora anche uno solo di questi sintomi dovesse presentarsi (anche se in modo blando) è molto importante contattare il proprio medico curante al fine di valutare un cambiamento nella terapia o l’eventuale sospensione della stessa.
Per alcuni soggetti, infatti, può essere necessario intraprendere una terapia di tipo diverso e quindi a base di farmaci privi di attività serotoninergica. Farmaci che, in quanto tali, saranno più idonei anche a chi mal sopporta quelli la cui azione si basa sulla serotonina.
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