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Gli anelli di Kayser-Fleischer sono degli indicatori dell’accumulo di rame. Scopriamo come riconoscerli e come agire quando si manifestano.
Quando si parla di anelli di Kayser-Fleischer si intendono quei cerchi (o mezze lune) dal colore giallo-bruno che si formano nell’iride. La loro formazione, così come il colore non sono altro che la manifestazione di depositi di rame, gli stessi da cui sono appunto costituiti.
Avere gli anelli di Kayser-Fleischer nell’irideè quindi considerato un chiaro segno della malattia di Wilson o, più raramente, di altre patologie che solitamente sono a carico del fegato.
Cosa indicano gli anelli di Kayser-Fleischer
Quando negli occhi compaiono questi cerchi concentrici e segno dell’accumulo di rame, significa che molto probabilmente si è in presenza della malattia di Wilson. Questa si manifesta, infatti, quando i livelli di cupremia sono bassi.
Questi anelli possono indicare anche dei disturbi del fegato, seppur più raramente.
In genere non sono visibili ad occhio nudo ma si riscontrano durante la visita oculistica e, più precisamente, tramite uno strumento detto “lampada a fessura”. Raramente, però, può capitare che siano visibili anche senza il supporto di alcuno strumento.
Se ciò avviene è molto importante rivolgersi al proprio medico in modo da effettuare le analisi che servono per capire se ci sono problemi legati ai livelli di rame. In genere, per iniziare, basta un semplice esame del sangue al quale può seguire o una visita oculistica o una dal medico che in base ai risultati valuterà se prescrivere altri esami o se richiedere una visita specialistica. In ogni caso si tratta di un problema che non andrebbe mai sottovaluto e che merita tutta l’attenzione possibile.
Anello di kayser-fleischer e terapia
Quando capita di riscontrare questo “problema” nell’iride, come già accennato, la prima mossa da compiere è quella di effettuare altre analisi. L’unica terapia possibile per gli anelli di Kayser-Fleisher consiste infatti nel curare la causa che li ha prodotti.
È quindi molto importante comprendere se c’è in atto la malattia di Wilson o se a causarli sono altri problemi. Questi, in tal caso, andranno quindi indagati, riconosciuti e curati al fine di risolvere il problema legato ai valori alterati del rame nel sangue.
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ultimo aggiornamento: 28-07-2022