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A che punto siamo con le barriere architettoniche in Italia?
Sommario articolo
Si definiscono barriere architettoniche qualsiasi impedimento che non consenta a chiunque l’accesso a stabili, fabbricati, abitazioni e luoghi pubblici.
Una barriera architettonica è un palazzo senza ascensore o un marciapiedi senza discesa per sedie a rotelle. È un parcheggio per disabili con misure fuori norma o un ascensore con porte di accesso non regolamentari. In Italia la legge per l’abbattimento delle barriere architettoniche risale al 1989, una data importante per chi è in carrozzina ma non così impattante come avremmo sperato.
Perché c’è ancora molto da fare in materia di barriere architettoniche?
La ragione deriva dal fatto che questa legge impone precise disposizioni edilizie ma non ha potuto far molto sulle costruzioni pre-esistenti alla sua promulgazione. Difatti il nostro Paese è caratterizzato da architetture molto vecchie per le quali l’installazione di soluzioni per la mobilità si rivela spesso molto complicato.
Ciò nonostante bisogna considerare che sul mercato sono arrivate numerose aziende specializzate in sistemi di abbattimento barriere architettoniche e che queste si sono distinte per l’offerta di sistemi evoluti e sicuri che consentono finalmente a tutti l’accesso in luoghi pubblici e privati.
Il mercato della mobilità per disabili, malati e anziani
Queste aziende hanno creato sistemi che vanno oltre il problema dell’antichità di talune costruzioni per le quali non vi era spazio a sufficienza per l’installazione di appositi ascensori. Difatti oggi esistono numerosissime soluzioni di sollevamento verticale ai piani che aggirano anche la questione degli spazi angusti attraverso sistemi altamente personalizzabili e configurabili.
Tra queste figurano i montascale per ogni tipo di rampa, le piattaforme elevatrici per interni ed esterni e persino i mini ascensori per le abitazioni private. Tutte queste soluzioni possono essere sempre installate in ogni contesto di spazio interno o esterno senza limitarne l’uso o arrecare danni ad altri inquilini.
I principi della legge per l’abbattimento delle barriere architettoniche
L’unico vincolo a cui sono naturalmente soggetti è quello di creare ingombri pericolosi alle vie di uscita ma grazie all’elevata specializzazione di mercato questo genere di ostacoli può essere considerato decisamente superato.
Il Decreto Ministeriale dell’89 specifica che l’abbattimento delle barriere architettoniche debba fondarsi su tre principi, ovvero su quello di adattabilità, visitabilità e accessibilità.
Ed è proprio su questi tre fondamenti che le aziende operanti nel mercato della mobilità per disabili e persone a ridotta capacità motoria continuano ad offrire soluzioni sempre più smart e di facile accesso per tutti.
Gli incentivi fiscali
Il tutto è reso possibile anche dai benefici fiscali destinati a chi necessita di soluzioni per l’abbattimento delle barriere architettoniche voluti per ridurre i costi da sostenere e per consentire a tutti di poterne avere accesso. Inoltre la legge impone la presenza di ascensori, piattaforme e montascale sia nelle nuove costruzioni che in quelle precedenti all’89 ed entro precise condizioni di accesso, misure e modalità di installazione. Sicuramente c’è ancora molto da fare ma grazie alle aziende operati nel settore della mobilità per disabili sempre più persone oggi possono condurre una vita senza limitazioni e discriminazioni.